Cerca e trova immobili

RUSSIA 2018 - L'OSPITE«Behrami enorme, guai se non recuperasse. Aspetto al varco Xhaka»

20.06.18 - 07:00
Contro la Serbia la Svizzera si gioca una grossa fetta di Mondiale. Arno Rossini ha analizzato la sfida: «Loro più grossi e vecchi, favoriti dall’orario del match. Si vincerà a centrocampo»
Keystone
«Behrami enorme, guai se non recuperasse. Aspetto al varco Xhaka»
Contro la Serbia la Svizzera si gioca una grossa fetta di Mondiale. Arno Rossini ha analizzato la sfida: «Loro più grossi e vecchi, favoriti dall’orario del match. Si vincerà a centrocampo»
SPORT: Risultati e classifiche

TOGLIATTI (Russia) - Entusiasmo, orgoglio, grande, grandissima felicità. Questi "sentimenti" ci hanno accompagnato dopo il pari contro il Brasile. Fermare una delle squadre più forti al mondo, in fondo, non capita tutti i giorni. Si possono però, in un match che probabilmente in tanti ricorderanno a lungo, trovare dei punti negativi? I "6" regalati alla Nazionale il giorno dopo sono veritieri?

La Svizzera ha firmato una grande prestazione. Ha subito relativamente poco - tenendo conto di chi aveva di fronte - ma non è praticamente mai riuscita a lasciare il segno in attacco. Non ci si aspettava una sfida a viso aperto, questo no, sarebbe stato un suicidio tattico; creare almeno due-tre occasioni limpide dalle parti di Alisson avrebbe in ogni caso fatto dormire sonni un po' più tranquilli in vista della partita-verità di venerdì contro la Serbia. Un incrocio che andrà affrontato con tutt’altra testa, una tattica “modificata” e anche aspettative diverse…

«Sarà un incontro complicato, contro un avversario che ha grandi qualità», ha sottolineato Arno Rossini.

Si giocherà di sera. Un vantaggio per chi?
«Per i nostri avversari. Molti di loro sono pesanti e non giovanissimi; con il caldo avrebbero sofferto, mentre così dovrebbero trovare una temperatura favorevole».

I rossocrociati, invece, avranno qualcosa a loro favore?
«Sicuramente la spinta dopo il bel pari ottenuto contro il Brasile. A livello mentale saranno al top, saranno più che carichi».

Un punto la Svizzera, tre la Serbia. Chi vince passa?
«È la sfida per noi più importante della prima fase. Sbagliarla equivarrebbe a una quasi certa eliminazione. Un successo garantirebbe invece quasi sicuramente gli ottavi di finale. E questo vale anche per la selezione di Krstajic».

Che nell'ultimo match del girone affronterà il Brasile.
«Mentre la Nazionale se la vedrà contro un Costa Rica in teoria già fuori. Loro hanno necessità di fare punti. Noi pure: sarà una partita da seguire con grande passione e interesse».

Tenuto conto del calendario, alla Nati più che alla Serbia un pari potrebbe non andar malissimo. Visto che i rossocrociati sono bravissimi nella fase difensiva e imperfetti in quella offensiva, si può pensare che si parta coperti, accontentandosi?
«No, non credo proprio. Già nelle qualificazioni la Svizzera ha mostrato di saper imporre il proprio gioco. Di provare a essere positiva e propositiva. Sarà così anche venerdì sera. Poi, chiaro, si devono saper leggere le varie fasi, i vari momenti, di un incontro. Se a dieci minuti dalla fine il risultato fosse in parità, a quel punto penso che il pareggio verrebbe difeso. Proprio in vista di un ultimo turno a noi favorevole».

Guardando le formazioni, le due Nazionali paiono equivalersi. Dove si vincerà la partita?
«I portieri sono delle sicurezze. Come anche i quattro esterni di difesa. In attacco ci sono Seferovic, che non si risparmia mai, e Mitrovic, bravo a crearsi occasioni ma meno a concretizzarle. Ljajic è un elemento che, se si sveglia bene, può decidere un incontro. Se però non è ispirato rischia di far giocare i suoi in dieci. E si può accostare a Shaqiri... Ecco, tenuto conto di ciò, penso che chi prevarrà a centrocampo potrà imporsi».

Dzemaili, Xhaka, Behrami...
«Devono riuscire a fare bene filtro e a innescare chi sta loro davanti. Se ce la faranno allora ci saranno buonissime possibilità di vincere. E di passare il turno. Attenzione però, di fronte si troveranno avversari fortissimi. Si parla tanto di Milinkovic-Savic, che è bravissimo, ma ci sono anche Matic, Tadic, Milivojevic. Calciatori che hanno fisico, grande tecnica ed esperienza internazionale. Sarà dura».

Con un Valon così però...
«Contro il Brasile ha fatto una partita enorme, è stato bravissimo. Per noi è fondamentale; guai se non recuperasse. Io però aspetto al varco Xhaka. Granit ha tutto quello che serve per imporsi, per essere decisivo. Con l'Arsenal già lo è. Con la Nazionale invece non è costante. Siamo al Mondiale, è il suo momento: la qualificazione passa da lui».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE