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LNAHuras: "Ambrì e Lugano, sarà dura. Il Berna? Con me non ebbe tanta pazienza"

10.03.14 - 08:58
Il mago Larry ha sbirciato ai playoff: "Saranno decisivi i portieri e i biancoblù, con Schäfer e Zurkirchen, potrebbero fare il colpo. Tornare? Sono pronto, ho già fatto qualche chiacchierata"
Keystone/Marcel Bieri
Huras: "Ambrì e Lugano, sarà dura. Il Berna? Con me non ebbe tanta pazienza"
Il mago Larry ha sbirciato ai playoff: "Saranno decisivi i portieri e i biancoblù, con Schäfer e Zurkirchen, potrebbero fare il colpo. Tornare? Sono pronto, ho già fatto qualche chiacchierata"
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LISTOWEL (Canada) - Berna nono, Ambrì settimo e Lugano quinto. Orsi ai playout ed entrambe le ticinesi ai playoff. In quanti l'avrebbero detto a inizio stagione? Pochi, pochissimi. Qualcuno che non si è più di tanto sorpreso per l'esito della regular season però c'è: uno spettatore interessato, che di hockey qualcosa capisce. Un uomo che negli ultimi diciotto anni tra Capitale, Leventina e sponde del Ceresio ha avuto spesso voce in capitolo. Un certo Larry Huras...

Da dove cominciamo, magari dall'incredibile relegazione del Berna fuori dalle magnifiche otto?
“Per gli Orsi è stato un fallimento. Ormai però non ci si può né deve più sorprendere di certi verdetti – ha sottolineato proprio il 58enne coach canadese – la LNA, vedete, è diventata un campionato incredibilmente equilibrato: la differenza, tra le squadre che terminano al primo o secondo posto e quelle che chiudono in ottava, nona posizione, è minima...”.

In questa situazione, nella Capitale, Larry Huras sarebbe stato licenziato...
“Peccato che mister Born, presidente degli Orsi,a suo tempo non abbia avuto con me la stessa pazienza mostrata adesso con Antti Törmänen. Io persi tre partite di fila e fui messo alla porta. Fu la decisione giusta? Direi di no, ma è inutile ripensarci”.

Oltre a quella dell'Ambrì, comunque meritata perché arrivata dopo una stagione molto buona, è stata sorprendente anche la qualificazione del Losanna.
“L'equilibrio già citato può dare questi risultati. Se un club con un budget meno importante di altri, come appunto i biancorossi – o anche i biancoblù – riesce ad avere un pizzico di fortuna allora tutto può accadere. I vodesi hanno avuto pochi problemi di infortunati durante tutto l'anno, e poi si sono aggrappati alle prestazioni di Huet. E sono riusciti a entrare tra le migliori otto. Non è stato lo stesso per il Berna o lo Zugo, partiti con risorse e ambizioni grandissime ma arenatisi proprio a causa dei guai che hanno avuto molti dei loro big”.

Quanto può durare la corsa di Lugano e Ambrì?
“Sarà dura, per entrambe, già superare il primo turno – ha continuato Huras – contro Ginevra e Friborgo se la giocheranno a viso aperto, questo è certo, ma saranno di sicuro costrette a faticare”.

Le ticinesi sono destinate a una veloce eliminazione?
“Non ho detto questo ma solo che per superare le rivali dovranno essere perfette. E anche fortunate. Come nella regular season la differenza potrebbero farla le condizioni dei giocatori. Se la forma del gruppo sarà buona e non ci saranno guai fisici vari, allora bianconeri e biancoblù avranno delle carte da giocare. Altrimenti sarà complicata. E poi, dimenticavo, si dovrà anche vedere come le squadre reagiranno alla sosta olimpica. Chi troverà prima il ritmo avrà un piccolo vantaggio”.

Quanto conterà il fattore campo?
“A dire il vero non molto. La possibilità di giocare davanti al proprio pubblico dà un vantaggio non determinante. Più che la pista sarà probabilmente un “fattore” la trasferta. Le cinque-sei ore di bus che il Lugano dovrà fare per andare alla Patinoire des Vernets potrebbero per esempio pesare parecchio”.

Su cosa potrebbero puntare le ticinesi per tentare di sorprendere le avversarie?
“In una serie playoff il giocatore più importante è il portiere. Sempre. E in questo caso i sopracenerini, con Schäfer e Zurkirchen, sono tranquilli. Pelletier dovrà essere bravo a scegliere quello giusto. Però credetemi, la scelta non sarà facile”.

E i bianconeri?
“Manzato ha completato un'ottima stagione ma, se non erro, è al primo playoff della carriera (in realtà li ha già giocati nel 2005 con il Basilea). Vedremo”.

Se chiedessimo un pronostico?
“Con un portiere decisivo l'Ambrì potrebbe “rubare” una partita in trasferta e anche passare il turno. Potrebbe arrivare alle semifinali”.

E il Lugano?
“No, no, sui ragazzi di Fischer non mi voglio sbilanciare”.

In tutto ciò Larry Huras è costretto a fare da spettatore.
“Durante l'anno ho ricaricato le pile. Aspettiamo e vediamo se si libera qualche panchina”.

Qualcosa potrebbe muoversi già nelle prossime settimane. E poi c'è pure il selezionatore della Nazionale da nominare...
“Devo essere sincero: qualche chiacchierata l'ho fatta. Non ci sono state firme o strette di mani però qualche dirigente l'ho incontrato. Dalla prossima stagione potrei tornare”.

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