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HCLGli attributi di Fischer, tesoro prezioso per il Lugano

15.10.13 - 10:43
L'appoggio dato al coach è fondamentale, solo così il club può sperare in un futuro luminoso
Ti-Press/Gabriele Putzu
Gli attributi di Fischer, tesoro prezioso per il Lugano
L'appoggio dato al coach è fondamentale, solo così il club può sperare in un futuro luminoso
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LUGANO – Ma come, proprio ora che ci sono tanti infortunati? È questa la domanda che tutti, tifosi bianconeri o semplici appassionati, si sono posti nel momento in cui è stato reso pubblico il siluramento di Domenichelli.

Sì, proprio in quel momento. Non ce n'era forse uno migliore, più significativo. Il pugno di ferro utilizzato da Patrick Fischer con Hnat potrebbe infatti dare il via a una vera e propria rivoluzione alla Resega, scatenando quell'effetto domino che potrebbe portare i bianconeri a rinascere. Più forti e più solidi.

La piazza è con il coach. Fatto più importante è che con il 38enne si sia schierata – nettamente – anche la società. A differenza del passato, l'allenatore è ora l'uomo forte, il faro che tutti devono seguire. Questo hanno ripetuto a più riprese i dirigenti bianconeri i quali hanno legittimato ogni sua parola, ogni sua scelta. E per la prima volta in anni quello spogliatoio che troppo spesso aveva deciso le sorti del club, è stato messo in minoranza.

Oggi si saprà del futuro, lontano da Lugano, di Domenichelli. Domani, dopodomani o comunque nel giro di pochi giorni si capirà poi chi altri può far le valigie e partire. Questo, gli addii, non gioverà certo nel breve periodo. Non favorirà il ritorno immediato a grandi risultati. Potrà tuttavia essere l'inizio di una nuova, vera e vincente avventura. Puntando sul coach e su un gruppo affiatato (del quale si vedono già le fondamenta), alla Resega potranno infatti tornare a essere competitivi.

Decisive saranno le prossime settimane. Se il club avrà la forza di continuare per la strada intrapresa e non ricomincerà a badare ai malumori della piazza, se non si farà condizionare da una possibile stagione di transizione, allora la risalita sarà inevitabile. Magari non fulminea ma certa.

I singoli vincono le partite ma è solo con un gruppo compatto che si può firmare una stagione vincente. A Lugano, finalmente, paiono averlo capito...

E allora che si punti sulla determinazione e l'esuberanza dei giovani e su quei "vecchi" che davvero hanno voglia. Questi, agli ordini di Fischer, potranno di certo riportare il sorriso alla Resega.

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