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HCLOtto giornate a Holden, il Lugano alza la voce

14.10.13 - 15:47
I bianconeri hanno inoltrato reclamo presso il Tribunale sportivo della Swiss Ice Hockey Federation. La speranza è quella che all'attaccante sia comminata una pena più pesante
Keystone
Otto giornate a Holden, il Lugano alza la voce
I bianconeri hanno inoltrato reclamo presso il Tribunale sportivo della Swiss Ice Hockey Federation. La speranza è quella che all'attaccante sia comminata una pena più pesante
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LUGANO – L’intervento di Holden su Vauclair meritava pena ben maggiore delle otto giornate di squalifica comminate. Questa è l’idea del Lugano il quale, per tutelarsi e tutelare il proprio tesserato, ha deciso di inoltrare ricorso al Tribunale sportivo della Swiss Ice Hockey Federation. Ecco il comunicato ufficiale emesso oggi dalla società bianconera:  

“L’Hockey Club Lugano informa di aver interposto in data odierna ricorso presso il Tribunale sportivo della Swiss Ice Hockey Federation contro la decisione dello scorso 8 ottobre 2013 presa dal sostituto Giudice Unico Oliver Krüger nell’ambito del procedimento ordinario disciplinare aperto nei confronti del giocatore dello Zugo Josh Holden per il colpo alla testa ai danni di Julien Vauclair durante la partita del 5 ottobre.

A prescindere dallo stato di salute del difensore bianconero, che soffre tuttora per i postumi di una commozione cerebrale, l’HCL ha ritenuto doveroso presentare ricorso contro la decisione di prima istanza che ha sanzionato Holden con otto giornate di squalifica al fine di compiere tutto quanto concessole per tutelare l’integrità fisica di un suo giocatore e affinché il Tribunale sportivo della Swiss Ice Hockey Federation abbia a decidere nell’interesse dello sport e a tutela di tutti gli attori che ne permettono il regolare esercizio.

A giudizio dell’Hockey Club Lugano la commisurazione della pena da parte del sostituto Giudice Unico non è stata adeguata all’azione delittuosa di Holden. Quest’ultima è infatti estranea a qualsivoglia logica sportiva. Colpire senza motivo e volontariamente alla testa un avversario che non ha modo di proteggersi, difendersi o in qualsiasi altro modo parare il colpo, è un gesto che non appartiene alla società civile né tantomeno deve apparire in un contesto sportivo”.

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