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HCLVicky conferma: "Da valutare le posizioni di Huras e Habisreutinger"

20.03.13 - 14:22
La presidente del Lugano, a pochi giorni dal termine prematuro della stagione, ha analizzato il campionato bianconero gettando un occhio verso il futuro prossimo
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Vicky conferma: "Da valutare le posizioni di Huras e Habisreutinger"
La presidente del Lugano, a pochi giorni dal termine prematuro della stagione, ha analizzato il campionato bianconero gettando un occhio verso il futuro prossimo
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LUGANO – La stagione 2012/13 è da poco terminata, gara-7 disputata a Zugo, che ha sancito l’eliminazione del Lugano dalla lotta alla conquista del titolo, è una ferita ancora aperta che brucia in maniera importante e fastidiosa nell’animo dei tifosi bianconeri, figuriamoci in quello della tifosa numero 1 del club sottocenerino, ovvero la presidente Vicky Mantegazza, che ha voluto fare un bilancio stagionale cercando di guardare anche al futuro della sua squadra.

La stagione. “Uscire così, ai quarti di finale, mi ha fatto male perché ci credevo vista la bontà squadra. La serie non l’abbiamo certo persa sabato, ma ci è scivolata di mano sia in gara-4 che, soprattutto, in gara-5 a Zugo quando eravamo avanti per 3-1: quella è stata la chiave della sfida. Siamo stati anche molto sfortunati, la sorte non ci ha proprio arriso”, sono state le prime parole della presidente del Lugano dopo l’eliminazione dai playoff.

Le cose positive. “La cosa che mi ha fatto veramente piacere vedere nella squadra è stata la sua attitudine: tutti hanno dato tutto fino a quando potevano, poi anche a causa di alcuni infortuni alcuni giocatori sono arrivati ai playoff spremuti. Altra cosa importante è vedere l’apporto che i giovani sono riusciti a dare, ora hanno un altro anno di esperienza sulle spalle, ma i vari Kostner, Ulmer, Murray, Simion, Fazzini hanno fatto veramente molto bene”, ha sottolineato la stessa Mantegazza.

Le cose negative. “Sportivamente gli obiettivi che ci eravamo prefissati non sono stati ottenuti. Una squadra come il Lugano non può uscire ogni anno ai quarti di finale. Purtroppo a volte sono capitati dei blackout e nei momenti decisivi ci siamo spesso bloccati e non riesco a capire il perchè”, ha chiosato la presidente sottocenerina.

Lo staff tecnico. “Non ho ancora parlato né con Huras né con Habisreutinger dopo l’eliminazione di sabato: in questi giorni ho pensato tanto e posso dire che la stagione non è stata fallimentare: ci sono state tante cose buone, ma sia la figura dei giocatori che dei dirigenti verrà messa sotto esame”, ha continuato la stessa presidente. “Le analisi si faranno a freddo, quindi nei prossimi giorni vedremo il da farsi. Anche la figura dell’allenatore andrà sotto la lente d’ingrandimento perché ci sono state delle cose che mi hanno lasciato un po’ con dei punti di domanda, che sono sotto gli occhi di tutti: alcune scelte, il fatto di aver spremuto alcuni giocatori e di averne accantonati altri come per esempio Fazzini. La politica del club non è questa e io come presidente non posso accettarlo. Anche la figura del DS, così come la mia, sarà analizzata e messa in discussione”, ha evidenziato in maniera importante la numero 1 bianconera.

La squadra. “Non dobbiamo dimenticarci che la nostra è una squadra giovane; ci sono alcuni giocatori oltre i 35 anni ma ci sono tantissimi ragazzi: Ulmer e Schlumpf, solo per fare due nomi, giocano titolari in difesa”, ha evidenziato la stessa Mantegazza.

Il mercato. “Oltre a Steiner ci sarà qualche altro giocatore che partirà (Kamber dovrebbe essere il primo, ndr), mentre tre acquisti sono già stati fatti così come è sicuro che inseriremo anche il giovane Dal Pian nel nostro organico in pianta stabile. Rinforzerei la difesa, visto che l’attacco anche col rientro di Brady Murray sarà ancora più forte, ma le scelte tecniche spettano all’allenatore. Però è vero che Morant, Hirschi, Vauclair difficilmente giocheranno tutta la stagione visti i cronici problemi fisici, ma posso sicuramente affermare è che partiremo con tre, o al massimo, quattro stranieri, non cinque”, è stato il Vicky pensiero.

Il progetto. “In questi sette anni abbiamo portato avanti un’idea, nonostante il nostro budget sia diminuito: abbiamo però creato una squadra competitiva, anche in vista della prossima stagione. È chiaro però che un peso importante sul futuro del club ce l’hanno anche i tesserati: i tifosi che devono dimostrare l’attaccamento alla squadra, perchè 3600 abbonati sono davvero pochi. Noi stiamo facendo dei sacrifici ma abbiamo bisogno del nostro pubblico, anche e soprattutto durante le partite. Purtroppo tante cose rischiano di tenere lontano il pubblico dalla pista, ma dobbiamo cancellare lo stereotipo del “tifoso luganese rissoso” perché non è per nulla vero”, ha concluso Vicky Mantegazza.

Nummelin. “Petteri resterà un emblema del Lugano e lo festeggeremo come si deve, anche perché il nostro Foleltto è sempre stato un Signore e non ha mai fatto polemiche nonostante i dati di fatto gli avrebbero dato mille motivi di farle”, ha aggiunto la tifosa numero 1 bianconera. Una frecciatina a Huras?

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