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Il direttore sportivo biancoblù ha parlato del nuovo difensore biancoblù Ray Giroux
AMBRÌ - Con l’acquisto di Ray Giroux l’Ambrì ha voluto puntellare un reparto difensivo incerottato. Zdenek Kutlak e Maxime Noreau sono in effetti acciaccati e non offrono le garanzie necessarie per affrontare un finale di stagione insidioso come lo sono i playout. Il direttore sportivo biancoblù Jean-Jacques Aeschlimann ci spiega la scelta di puntare su questo giocatore: “Quando i giochi si fanno duri i difensori sono i più esposti ai rischi. Kutlak e Noreau sono acciaccati e noi non vogliamo farci cogliere impreparati nel malaugurato caso che uno di loro si infortunasse seriamente. Diciamo che è sempre meglio prevenire che curare ed è per questo che abbiamo deciso di puntare su un difensore. Non da ultimo il nostro budget non ci permette di fare voli pindarici".
Quali sono le sue caratteristiche tecniche? “È un elemento versatile e riesce ad adattarsi bene a ciò che gli viene chiesto. Alcuni anni fa era un difensore offensivo, poi con i vari cambiamenti di allenatore è diventato un giocatore con un enorme bagaglio d’esperienza. Può giocare sia in powerplay e sia contro la prima linea avversaria”.
Quel che preoccupa maggiormente l’ambiente biancoblù è la condizione fisica con cui si presenta alla Valascia Giroux, dato che non gioca una partita ufficiale dalla stagione 2011/12: “È stato vittima del lock-out, ma in questi mesi si è comunque tenuto in forma. È chiaro che non arriverà con il ritmo partita, ma avrà comunque una forma fisica accettabile. Inoltre avrà due settimane di tempo per conoscere l’ambiente biancoblù”.
E l’ottava e ultima licenza come la utilizzerè l'HCAP? “Ci sono diverse piste che stiamo seguendo. Vedremo”, ha concluso JJ.
