Cerca e trova immobili

HOCKEYManuele Celio: "Non è tutto oro ciò che luccica in Canada"

27.12.12 - 07:03
L'ex assistente di Sean Simpson nella Svizzera U20 ha spiegato un po' cosa ne pensa della squadra che è attualmente impegnata ai Mondiali russi di categoria di Ufa
Keystone
Manuele Celio: "Non è tutto oro ciò che luccica in Canada"
L'ex assistente di Sean Simpson nella Svizzera U20 ha spiegato un po' cosa ne pensa della squadra che è attualmente impegnata ai Mondiali russi di categoria di Ufa
HOCKEY: Risultati e classifiche

UFA (Russia) - Sono iniziati ieri, mercoledì 26 dicembre e dureranno fino al 5 gennaio, i campionati mondiali U20 in Russia, a Ufa. In una formula che comprende due gironi da cinque squadre, dove solo le prime tre di ogni gruppo avranno la possibilità di qualificarsi ai quarti di finela, la Svizzera se la vedrà contro la Svezia (detentrice del titolo), Finlandia, Repubblica Ceca e Lettonia. Non sarà un'impresa semplice per il tecnico Sean Simpson e il suo vice Colin Müller i quali, conti alla mano, per qualificarsi avranno bisogno di almeno due vittorie. Calcolando i tre punti contro i lettoni, i rossocrociatini dovranno dimostrare di saper battere almeno uno dei tre colossi dell'hockey se vogliono approdare al turno successivo. Non qualificarsi significherebbe disputare lo spareggio contro la relegazione.

Mai come quest'anno però, la nazionale minore può contare su elementi di assoluto valore e potrebbe sperare nel colpaccio. Diversi giocatori della selezione militano nel campionato più importante del mondo canadese a livello juniori, mentre altri sono già dei punti fermi nei loro rispettivi club di LNA e poi c'é Kukan, che gioca nel massimo campionato svedese e già convocato da Simpson con la Nazionale maggiore.

Ma quali traguardi possono raggiungere gli svizzerini? L'abbiamo chiesto a Manuele Celio ex attaccante doc, formato nel settore giovanile dell'Ambrì, vincitore di quattro titoli svizzeri con il Kloten dal 1992 al 1996 ed ex assistente di Sean Simpson alla guida della U20 nel 2011. Lui questi ragazzi li conosce bene, così come il livello di categoria.

Manuele Celio, cosa ne pensi della U20 che disputerà i Mondiali di categoria a Ufa?
“Dal punto di vista del talento, la squadra promette molto bene soprattutto in attacco, anche se forse siamo un po' piccolini fisicamente. In difesa ci sono comunque almeno quattro giocatori di assoluta esperienza come Samuel Guerra e Kukan e se la squadra riesce ad applicare il sistema, può fare molto bene. A livello internazionale è fondamentale il gioco difensivo e se il gruppo riesce ad avere un assetto completo può fare bene. Il punto interrogativo sono i portieri: abbiamo due buoni estremi difensori, ma qualche anno fa ne avevamo che facevano la differenza come Berra, Genoni e Conz. I portieri sono preziosi per una squadra e bisogna sperare che la squadra li sostenga bene".

Secondo te si può vincere il torneo?
“Lo scopo principale è quello di raggiungere i quarti di finale e la partita contro la Lettonia sarà decisiva per la prima parte. Se si vince si fa un passo e poi si ha la chance di vincerne almeno una contro Cechia o Finlandia, per poter così raggiungere i quarti. È veramente un girone molto competitivo, quindi se si passa il turno poi è tutto aperto e la Svizzera a quel punto potrebbe dire la sua. L'importante è vincere le partite proibitive, anche se i rossocrociati hanno sempre la tendenza a essere un po' labili nelle partite decisive, quindi dobbiamo sperare di cominciare bene contro la Lettonia. La Svezia sarà molto dura che sono campioni in carica ma anche li potrebbe esserci la sorpresa”.

Cosa ne pensi del fatto che sempre più giovani emigrano in nordamerica?
"Ci sono due aspetti uno positivo e uno negativo. Il fatto che sempre più giovani militino nel campionato juniori nordamericano è chiaramente positivo, così come il fatto di voler fare esperienza e di volersi migliorare. Poi dipende dal singolo giocatore e dalla situazione che si trova in nordamerica. Esistono delle organizzazioni che lavorano molto bene, altre meno e l'obiettivo principale di questi club non è più quello di formare il giovane. In nordamerica si giocano una settantina di partite più i playoff, quindi se un giocatore ha ancora diverse lacune sia a livello di pattinaggio, sia a livello di tecnica di bastone, sconsiglierei di andarci. Oltre oceano si basano sulla massa: quelli che sono bravi giocano e quelli che non sono bravi devono arrangiarsi. Per un giocatore come Swen Bärtschi che è completo allora può valerne la pena. Se vanno i migliori lo trovo positivo, ma se iniziano ad andare tutti perché pensano che andando li si migliora, allora potrebbe essere pericoloso. Il campionato juniori canadese dove vanno la maggior parte è sicuramente un po’ più alto rispetto al nostro, ma se un giocatore ha la possibilità di giocare in A in Svizzera, dovrebbe restare. Non è tutto oro quello che luccica in Canada".

Il programma della Svizzera
Giovedì 27 dicembre, Svizzera-Lettonia
Venerdì 28 dicembre, Svezia-Svizzera
Domenica 30 dicembre, Finlandia-Svizzera
Lunedì 31 dicembre, Svizzera-Repubblica Ceca

La selezione svizzera
Portieri
: Boltshauser Luca (Färjestad BK / SWE), Kuonen Robin (Zugo), Nyffeler Melvin (GCK Lions). Difensori: Antonietti Eliot (Ginevra), Baltisberger Phil (GCK Lions), Guerra Samuel (Davos), Hächler Cédric (ZSC Lions), Kukan Dean (Tingsryd AIF / SWE), Marti Christian (Blainville-Boisbriand Armada / QMJHL), Müller Mirco (Everett Silvertips / WHL). Attaccanti: Andrighetto Sven (Rouyn Noranda Huskies / QMJHL), Balmelli Lukas (Drumondville Voltigeurs / QMJHL), Bertaggia Alessio (Brandon Wheat Kings / WHL), Bertschy Christoph (Berna), Künzle Mike (GCK Lions), Leone Robin (Kloten Flyers), Martschini Lino (Zugo), Neuenschwander Jan (Davos), Ness Martin (GCK Lions), Richard Tanner (Guelph Storm / OHL), Sieber Lukas (Davos), Simion Dario (Lugano), Zangger Sandro (GCK Lions).

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE