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HOCKEYNummelin: "Mi sto guardando in giro"

11.12.12 - 15:28
Mentre dalla Finlandia danno praticamente per certo il passaggio del folletto finlandese dal Lugano al Lukko, Petteri da noi intervistato spegne sul nascere ogni possibile supposizione
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Nummelin: "Mi sto guardando in giro"
Mentre dalla Finlandia danno praticamente per certo il passaggio del folletto finlandese dal Lugano al Lukko, Petteri da noi intervistato spegne sul nascere ogni possibile supposizione
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LUGANO - Petteri Nummelin parte? Petteri Nummelin resta? In questa stagione 2012/2013 il folletto finlandese sta vivendo un periodo a dir poco travagliato, con continue partenze verso la Finlandia per poter trovare più ghiaccio, nelle file del Turku, per poi fare sistematicamente ritorno alla Resega per aiutare il Lugano alle prese con i tanti infortuni stagionali. Ma il centro della questione riguarda il futuro del finlandese: nel suo Paese d’origine danno quasi per certo il suo passaggio a partire dalla prossima stagione, e anche per quella successiva, alla corte del Lukko. Lo stesso Petteri ha cercato di buttare acqua sul fuoco e di smorzare ogni possibile conclusione affrettata.

Nummelin, come mai hai deciso di tornare in Finlandia, nelle file del Lukko e non del Turku?
“Sono solo dei rumors, non ho firmato nessun contratto. Mi sto guardando intorno, perché l’importante per me è giocare, ma adesso ho in mente solo il Lugano. La stagione è ancora lunga, dobbiamo conquistare l’accesso ai playoff e voglio poter mettere sul ghiaccio il mio miglior hockey”.

Che ricordo ti porterai dentro di te del Lugano, quando chiuderai la tua esperienza alla Resega?
“Quando accadrà, sicuramente mi mancherà tanto Lugano. Sono ormai dieci anni che vivo e gioco qui, sarà sicuramente particolare. Quello che accadrà accadrà, l’unica cosa che è sicura è che io voglio giocare, ho ancora la passione e la voglia di mettermi in gioco e di scendere sul ghiaccio”.

Quest’anno per trovare ghiaccio sei andato due volte in Finlandia. Come valuti questa situazione?
“È stato sicuramente un bene per tutti e tre. Per me che ho potuto giocare con più regolarità, per il Lugano che aveva diversi giocatori in sovrannumero, per il Turku che aveva necessità di uomini per vari motivi. Non è mai stato un problema per me, questo è l’hockey e la priorità resta il fatto di poter giocare”.

Quindi non ci sono stati problemi all’interno dello spogliatoio?
“No assolutamente. Io sono spesso sorridente perché amo questo sport e perché voglio ancora giocare. Quindi se ho l’occasione di farlo sono felice”.

Qual è l’obiettivo tuo personale di quest’anno?
“Gli obiettivi sono principalmente due: giocare e vincere il titolo col Lugano. Se mi dovesse passare la voglia di vincere, allora vorrebbe dire che è arrivato il momento di smettere di giocare”.

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