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TORONTO«Sono sempre pronto per una nuova sfida. Titolo al Berna? Da anni dominano le stesse»

26.04.19 - 10:01
Larry Huras, head coach tre volte campione svizzero, aspetta l'offerta giusta: «Mi piacerebbe tornare in Europa ad allenare, nell'hockey che conosco meglio»
Keystone/foto d'archivio
«Sono sempre pronto per una nuova sfida. Titolo al Berna? Da anni dominano le stesse»
Larry Huras, head coach tre volte campione svizzero, aspetta l'offerta giusta: «Mi piacerebbe tornare in Europa ad allenare, nell'hockey che conosco meglio»
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TORONTO (Canada) - «Non sono ancora “morto”, sono sempre pronto per una nuova sfida, una nuova battaglia», parola di Larry Huras, coach brillante e mai banale che resta in attesa della proposta giusta per tornare nel suo habitat naturale, ovvero alla transenna al timone di una squadra. «Quest’anno però non ho ricevuto offerte interessanti», aggiunge il 63enne, tecnico che in Ticino ha vissuto momenti indimenticabili regalando emozioni ai tifosi di Ambrì e Lugano.

In questo momento Huras si trova a Toronto dove, oltre a portare avanti i suoi hobby, lavora tramite l’app "Hockey Coach Vision". «La passione è sempre viva. In estate e fino ad agosto-settembre allenare non mi è mancato tantissimo, ma ora, nel periodo dei playoff, sempre di più - aggiunge il coach, tre volte campione svizzero con Zurigo, Lugano e Berna - Mi piacerebbe tornare in Europa, nell'hockey che conosco meglio. Sono aperto a ogni possibilità. Svizzera in primis, ma ho avuto belle esperienze anche in Germania, Austria, Norvegia e Svezia».

A proposito di campionati che conosce perfettamente, quello svizzero si è recentemente concluso col titolo finito a Berna. «Non mi sorprende ed è la terza volta in quattro anni. Vedo un campionato su tre livelli. In cima le big come Berna, Zurigo e Zugo, che normalmente lottano per la vittoria finale. Poi Losanna, Lugano, Bienne e qualche altro team. Per le squadre ancora più sotto è difficilissimo competere fino alla fine. C'è una differenza sempre più ampia di salari e budget, ci sono ancora contratti milionari. Forse è arrivato il momento di mettersi attorno a un tavolo e discutere attentamente quale può essere la via migliore per la National League sul lungo periodo. Da anni dominano le stesse e per i prossimi campionati vedo ancora 2-3 squadre».

Per le medio-piccole, nello sport moderno, è sempre più difficile creare una sorpresa e piegare per davvero lo strapotere delle big. Non solo nell’hockey e non solo in Svizzera… ben inteso. «In National League si potrebbe cercare un sistema un po' più equilibrato. Se Berna, Zugo o Zurigo - per fare tre nomi - vogliono un giocatore, per quasi tutte le altre non ci sono chance. Bisognerebbe innanzitutto vietare ogni trattativa fino al termine dei contratti: non si può iniziare una stagione sapendo già che un determinato elemento cambierà squadra a fine campionato. È un "problema" e si vede sempre più spesso. Questa è la prima cosa da rivedere, poi ce ne sarebbero altre come sui permessi di lavoro. Certo non è facile, ma si potrebbe provare a migliorare un po' la situazione».

Il pubblico però risponde sempre presente. «La regular season è stata combattutissima, ma la lotta per il titolo è un po' differente. Il pubblico segue sempre con entusiasmo e il campionato risulta interessante, ma non bisogna commettere l'errore di farlo diventare monotono con sole 2-3 squadre che poi possono davvero vincere», conclude Larry Huras.

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COMMENTI
 

sergejville 4 anni fa su tio
Si Larry, però negli ultimi 5 o 6 campionati, sono 6 le squadre andate in Finale!

pedrito-el-drito 4 anni fa su tio
ha scoperto l'acqua calda....
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