Sabato 22 dicembre si farà un altro passo fondamentale verso il nuovo impianto multifunzionale: È stato difficile e lo sarà ancora. Gli altri presidenti? In diversi si sono complimentati»
AMBRÌ - «È una giornata importante, sono emozionato perché abbiamo lavorato tantissimo per arrivare a questo momento - spiega un raggiante Filippo Lombardi nel giorno della conferenza in cui sono stati illustrati i dettagli sull'avanzamento dei lavori della Nuova Valascia (vedi articolo correlato) - Il sindaco di Quinto Valerio Jelmini ha giustamente ricordato che sono stati otto anni di lavoro su questo progetto, ma prima ne avevamo già dedicati 2 a quello di ristrutturazione che poi ci è stato proibito per il noto problema valangario. Un lavoro lunghissimo, mi vengono in mente tante situazioni difficili e soprattutto le persone che ci hanno aiutato. Un particolare pensiero va all’ex Presidente della Valascia Immobiliare SA Angelo Gianini, scomparso un anno fa».
In molti non credevano che questo progetto potesse diventare realtà. I momenti davvero difficili, come ricordato da Lombardi, non sono mancati.
«Avevo lanciato un grido d’appello nel 2014, in occasione della presentazione della squadra ai tifosi. Ai tempi erano quasi 4 anni che sapevamo di non poter ristrutturare la vecchia Valascia ma ancora non si era nemmeno deciso dove poter costruire quella nuova. Devo dire che se quel grido d’appello non fosse stato seguito da fatti concreti avrebbe significato a fine 2014 l'interruzione dell’esercizio. Invece è stato raccolto: comuni e Cantone hanno accelerato i tempi e si è presa la giusta direzione».
Ha mai pensato di mollare?
«Avrei potuto mollare dopo i playoff disputati con Pelletier nel 2013/14, ma sono rimasto perché mi rendevo conto di quanto fosse importante per l’Ambrì avere una nuova casa. In caso contrario da qui a qualche anno la Lega non avrebbe più concesso la Licenza. Il progetto è stato un vero collante, ci ha uniti per lavorare tutti per il bene dell’Ambrì».
La Lega è sempre stata chiara: serve un nuovo impianto.
«La Lega vuole che il campionato si svolga in arene che rispecchiano determinate esigenze. La Valascia non le rispecchia più e, di conseguenza, da parecchi anni c’era questa minaccia di non poter ricevere la Licenza. Ci eravamo impegnati per iniziare i lavori entro fine 2018 e siamo felici che manterremo la parola sabato 22 dicembre».
Il giorno storico è davvero vicino. Lombardi ha ricevuto i complimenti da altri club e presidenti?
«In pochi si rendono davvero conto delle difficoltà perché di norma lavorano con città che fanno un lavoro che noi non possiamo esigere da un piccolo comune come Quinto. Siamo in una situazione unica. È stato difficile, lo sarà ancora arrivare fino al giorno dell’inaugurazione e poi far “girare” questo impianto multifunzionale che non vivrà solo di hockey. Però sì, in diversi mi hanno fatto i complimenti».