UNDER 20Ai Mondiali U20 senza ticinesi: «Bisogna giocare con regolarità»

DEGGENDORF (Germania) - La Nazionale svizzera Under 20 è reduce dal torneo delle 4 nazioni dove ha vinto due partite – contro Norvegia (4-2) e Slovacchia (2-0) – e ne ha persa una, con la Germania (0-4). «Sono soddisfatto dei risultati ottenuti, anche se per noi non era questo l'aspetto più importante», è intervenuto l'head-coach della Under 20 Christian Wohlwend. «Al torneo non erano infatti presenti i nostri 14 migliori giocatori. Per questo motivo ci siamo concentrati sulle qualità dei singoli ragazzi, per capire chi di loro potrà completare il roster che parteciperà al Mondiale di categoria (dal 26 dicembre al 5 gennaio, ndr)».

Fra i convocati al torneo c'era un unico ticinese, ovvero il difensore Lucas Matewa. «È un buon giocatore e sono soddisfatto delle sue prestazioni, ma fa parte di quegli elementi che alla fine non verranno convocati per la rassegna iridata. Nel reparto arretrato la concorrenza è molto grande e ci sono già sei difensori sicuri del loro posto: cinque di questi hanno disputato il Mondiale con noi lo scorso anno, più Janis Jérôme Moser che scende regolarmente sul ghiaccio a Bienne con una media di 18 minuti a partita. Sono ragazzi molto forti e che hanno già una certa esperienza».

Quindi ai Mondiali U20 non sarà presente nessun ticinese? «Il problema è che nei roster di Lugano, Ambrì e Rockets ci sono diversi giovani, ma pochi di loro hanno l'età per giocare nella Under 20. L'idea di una squadra ticinese nel campionato cadetto è comunque geniale e sono sicuro che in futuro sfornerà molti giocatori che passeranno anche da noi. Per essere convocato nella U20 un giovane deve assolutamente essere schierato ad alto livello con una certa regolarità, come è successo in passato a gente come Simion, Fazzini, Balmelli e Riva per esempio. Sono comunque fiducioso che ben presto anche i Rockets schiereranno più Under 20, esattamente come fanno GCK Lions e Zug Academy».