Prime parole biancoblù di Chris Smith: «Arriverò a luglio. So che dovrò lavorare sodo per guadagnarmi un posto in squadra»
AMBRÌ - Vent'anni e tanta voglia di sfondare nel mondo dell'hockey. Pure, da nordamericano, senza passare dai canali canonici della NCAA: questo è Chris Smith, nuovo acquisto dell'Ambrì.
Canadese ma anche svizzero, il centro originario di St-Bruno-de-Montarville ha voltato le spalle al campionato universitario perché desideroso di giocare.
«Sono convinto che a questo punto della mia carriera sia meglio disputare 50-60 match a stagione accanto a dei professionisti, piuttosto che 20-25 in NCAA. Per questo, dopo aver completato l'ultimo campionato con gli Hawkesbury Hawks, insieme con il mio agente ci siamo guardati intorno. L'Europa, la Svizzera, sono state le nostre prime opzioni».
Perché l'Ambrì?
«Ci sono stati dei contatti con altri club ma dopo un'attenta valutazione ci siamo convinti del fatto che la società biancoblù sia per me la miglior soluzione. Posso giocare tanto, magari anche nel farm-team, posso crescere...».
Vero, i Ticino Rockets potrebbero diventare la tua casa. Il tuo contratto prevede clausole particolari?
«No, nessuna. So che dovrò lavorare sodo per guadagnarmi un posto ad Ambrì. Tutto qui. Partire dal “team B” non sarà certo un problema. Anzi...».
La trattativa è stata lunga?
«No, davvero. In tre settimane è partita e si è conclusa».
Cosa ti aspetti da questa avventura?
«Sono eccitato, eccitatissimo. Non sto nella pelle all'idea di partire per l'Europa e battermi nel campionato svizzero».
Quando arriverai in Ticino?
«Raggiungerò i miei nuovi compagni a luglio».
E ti fermerai almeno un paio d'anni. Anche se, è vero, in molti, hanno poi “allungato”.
«Rimanere a lungo in Svizzera? Sarebbe davvero bello».