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NATIONAL LEAGUERedditizi ma inutili, rigori agrodolci per lo Zugo… che prova a eliminare il Lugano

16.01.18 - 09:18
I Tori, secondi della classifica e pronti a una settimana importantissima, sono i migliori del campionato dopo il 60’. I penalty, che li hanno spinti in alto, nei playoff però non ci saranno
Keystone
Redditizi ma inutili, rigori agrodolci per lo Zugo… che prova a eliminare il Lugano
I Tori, secondi della classifica e pronti a una settimana importantissima, sono i migliori del campionato dopo il 60’. I penalty, che li hanno spinti in alto, nei playoff però non ci saranno
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ZUGO - In dieci occasioni, nelle trentanove volte in cui è sceso sul ghiaccio, lo Zugo non è riuscito a risolvere i propri guai entro i 60’ canonici. La forza dei Tori, secondi della classe dietro al Berna, sta però (anche) nel fatto che ben otto volte, di queste dieci, sono riusciti a mettere le mani sul punto supplementare. Nessuno ha fatto meglio in National League. Questo dato dovrebbe far sorridere Harold Kreis. Dovrebbe ma... non lo fa. Ben sei delle otto vittorie ottenute oltre il 60’ sono infatti arrivate ai rigori. E nei playoff, gli unici match che davvero contano in una stagione, i penalty non si tireranno...

«Abbiamo ottimi giocatori, molto bravi in questo “esercizio” - ha commentato proprio Harold Kreis, coach a Zugo - per questo abbiamo ottenuto tanto».

Ci sarà dietro comunque anche un grande allenamento.
«No, a dire il vero. Proviamo, questo è esatto; ma essere competitivi nei penalty non è una nostra priorità. Questo anche perché una componente importante, per riuscire nei rigori, è la resistenza alla pressione. E quella non la puoi preparare in settimana».

E i playoff senza rigori?
«Un motivo in più per non dare troppo peso a quella soluzione. Conterà piuttosto essere sempre al top. Nel tempo regolamentare come all’overtime».

Dopo il 60’ la tensione salirà...
«Il nostro modo di giocare ci ha portati a vincere o perdere molte delle partite fin qui disputate con un solo gol di differenza rispetto agli avversari. Siamo quindi già un po' abituati al clima che si troverà da marzo in avanti. All'equilibrio. Alla pressione appunto».

In questa settimana, vincendo sempre, potreste ipotecare il secondo posto. Potreste “eliminare” il Lugano dalla corsa, creare grattacapi al Friborgo e mettere nei guai l’Ambrì. Quanto ci tenete a finire alle spalle del Berna?
«Non è importante il risultato finale ma solo giocare bene. Giocare il miglior hockey possibile tenendo conto che siamo a fine gennaio. Secondi, terzi... conta sì ma non fa la differenza. Tanto poi nei playoff si riparte tutti da capo. Ciò che volevamo assolutamente era chiudere i conti prima della sosta per le Olimpiadi».

Dopo avrete ancora tre match da giocare.
«Esatto, e nei nostri piani quelli non sarebbero dovuti essere decisivi per la nostra stagione. Fortunatamente per ora siamo riusciti a fare quanto programmato. Quelle tre partite saranno importanti, proveremo a vincerle; ma di certo non saranno da dentro o fuori».

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