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HCAPDuca e il mercato: «Chi viene ad Ambrì deve identificarsi con la nostra realtà»

24.12.17 - 07:21
Il ds biancoblù ha anche parlato di Manuele Celio, nuovo direttore del settore giovanile: È una figura importante. La prima squadra deve essere il motore della società, il settore giovanile il cuore
Duca e il mercato: «Chi viene ad Ambrì deve identificarsi con la nostra realtà»
Il ds biancoblù ha anche parlato di Manuele Celio, nuovo direttore del settore giovanile: È una figura importante. La prima squadra deve essere il motore della società, il settore giovanile il cuore
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AMBRÌ - Nella giornata di ieri - sabato 23 dicembre - l'Ambrì ha messo a segno alcuni colpi importanti in vista della prossima stagione.

Alla Valascia arriveranno infatti Jannik Fischer dal Losanna e Samuel Guerra dai Lions, mentre capitan Fora e Igor Jelovac hanno rinnovato il loro contratto rispettivamente fino al 2021 e al 2020. «Nell'ottica di rilancio e di rinforzo cercavamo due tipi di difensori: un giocatore difensivo solido e penso che l'abbiamo trovato nella persona di Fischer e altri due un po' più "allround" come Guerra e Kienzle (acquistato qualche settimana fa, ndr)», è intervenuto il direttore sportivo biancoblù Paolo Duca. «Ci soddisfano molto queste operazioni così come quelle riguardanti i rinnovi di Jelovac e soprattutto Fora, visto che il nostro capitano è un elemento chiave del progetto. Senza dimenticare che abbiamo ancora Pinana e Moor, comunque sotto contratto con noi nella prossima stagione».

E con il ritorno di Guerra ci saranno sempre più ticinesi in rosa... «È sicuramente bello ritrovare un giocatore cresciuto nel nostro settore giovanile, valido e che negli anni ha imparato a vincere, ma mi sento di dire che non è fondamentale il fatto che sia ticinese. Chiunque decida di venire ad Ambrì deve identificarsi con la nostra realtà».

Da adesso in avanti ci sarà quindi una sana concorrenza interna fra i difensori ancora senza contratto che proveranno a convincere la dirigenza... «Per quanto riguarda gli ultimi posti da riempire nel reparto arretrato, siamo molto aperti anche con i difensori che sono attualmente nella nostra rosa e che non hanno ancora un contratto per la prossima stagione. La prestazione di ognuno è ovviamente fondamentale per ogni tipo di decisione e in questa stagione abbiamo adottato conseguentemente questa filosofia: gioca chi merita di giocare o che secondo noi porta le prestazioni desiderate senza guardare l'età, la provenienza e i numeri sul contratto. Senza pregiudizi insomma».

Come Lhotak per esempio: era un po' sottotono negli ultimi tempi ma giocando una partita con i Rockets, dove ha siglato una sontuosa tripletta, si è completamente rigenerato. I tifosi sperano ovviamente che anche altri giocatori, confrontati in futuro con lo stesso trattamento riservato a Lhotak, prenderanno esempio proprio dall'attitudine messa sul ghiaccio dall'attaccante ceco. «Era un po' sfiduciato negli ultimi tempi perché non riusciva a esprimere il suo miglior hockey. Così abbiamo deciso di comune accordo che avrebbe giocato un match con i Rockets ed è stata una scelta che si è rivelata azzeccata. L'atteggiamento messo in pista dal ragazzo è stato quello giusto, è sceso sul ghiaccio 20' ed è stato bravo a sfruttare l'opportunità, senza interpretare la situazione come un castigo. Ha disputato una signora partita, ha realizzato una tripletta e quando è ritornato si è espresso molto bene anche con l'Ambrì».

Il settore giovanile ripartirà invece da Manuele Celio... «Abbiamo iniziato a fare il primo passo per implementare la strategia che abbiamo deciso di intraprendere la scorsa stagione, ovvero di tornare a essere un club formatore con una forte identità legata al nostro territorio. La grande sfida è quella di rilanciare il settore giovanile, da diversi anni in difficoltà. Manuele Celio è la persona giusta al posto giusto. È particolarmente legato alla nostra società e a questo territorio, è una persona valida, molto competente a livello di hockey ed è stato un grande giocatore. Oltre a questo è un formatore in grado di fare crescere i giovani, di dare loro fiducia ed è in grado di lavorare bene con quello che ha a disposizione. Se la prima squadra è il motore della società, il settore giovanile è il cuore. Per me era importante introdurre la figura del direttore. Qualcuno che si assumesse la responsabilità della formazione dei giocatori e anche degli allenatori, che sia presente, capace di controllare che la nostra strategia venga implementata e che ci sia un'unità di linea didattica che parta dalla scuola hockey fino agli Juniori. Di modo da creare un'armonia e una filosofia comune».

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COMMENTI
 

sergejville 6 anni fa su tio
Molto "tattico" fare l'assemblea al 23.12., così da far passare in sordina la questione pista, soldi, bilancio ecc.

Meridiana 6 anni fa su tio
DS che ha afferrato la situazione, molto bravo, Auguri
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