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NATIONAL LEAGUEIl difensore che non ti aspetti: «È un po' come se fossi ripartito da zero»

06.12.17 - 09:31
Il giocatore ticinese del Davos, Marc Aeschlimann, si è espresso a proposito della stagione dei grigionesi: «Non siamo sicuramente contenti di come stanno andando le cose, soprattutto in casa»
Il difensore che non ti aspetti: «È un po' come se fossi ripartito da zero»
Il giocatore ticinese del Davos, Marc Aeschlimann, si è espresso a proposito della stagione dei grigionesi: «Non siamo sicuramente contenti di come stanno andando le cose, soprattutto in casa»
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DAVOS - Dopo 26 giornate di National League il Davos si trova al quinto posto in classifica con 44 punti, due lunghezze in meno dalla quarta piazza occupata dal Friborgo (46) e 16 dalla capolista Berna (60).

Nelle ultime cinque partite i grigionesi hanno conquistato soltanto 5 punti, in virtù dei successi contro Kloten (ai rigori) e Zugo e delle battute d'arresto rimediate con Ambrì, Lugano e Ginevra. «Non siamo sicuramente contenti di come stanno andando le cose, soprattutto in casa e per i tifosi non è piacevole», è intervenuto Marc Aeschlimann. «Incassiamo troppi gol e finora abbiamo perso molte partite stupidamente, anche dopo essere andati in vantaggio di più reti. Dobbiamo cercare di migliorare soprattutto a livello difensivo e tenere alto il ritmo anche quando il risultato è in nostro favore».

A livello personale invece il 22enne si è completamente ripreso dall'infortunio al ginocchio della scorsa stagione, disputando 23 match (4 punti) e cambiando addirittura il ruolo: da centro il 22enne è stato infatti spostato in difesa. «Le prime quattro partite stagionali, da attaccante, ero in soprannumero poi però c'è stato qualche infortunio in difesa e Del Curto mi ha proposto il nuovo ruolo. L'idea mi è piaciuta subito: è un po' come se si fosse presentata una nuova occasione per me, ripartire da zero e provare a guadagnarmi il posto anche come difensore».

Da ex centro two-way non hai quindi incontrato particolari difficoltà ad adattarti al nuovo ruolo... «Come centro dovevo già ricoprire una parte a livello difensivo, dunque non è stato un cambiamento enorme. Ho dovuto più che altro immergermi nella nuova realtà, imparare alcuni movimenti e certe posizioni, come cercare il passaggio lungo e preciso da dietro. Sono contento e il fatto di giocare in linea con Nygren ha agevolato il mio inserimento nel reparto arretrato».

La colonia di ticinesi a Davos, sempre folta negli ultimi anni, perderà un nuovo elemento al termine del campionato: Sciaroni. «Gregory è un grande lottatore e la sua partenza fa sicuramente male. L'importante è che la società riesca a trovare il sostituto adatto di modo da poter raggiungere anche in futuro i successi che merita. Il mio obiettivo? Poter diventare un giorno uno dei trascinatori di questo gruppo».

Cosa ne pensi di Lugano e Ambrì? «I bianconeri hanno una rosa incredibile formata da giocatori di grande talento e negli ultimi anni hanno dimostrato di poter raggiungere obiettivi importanti. Solitamente contro di loro disputiamo duelli molto duri ed emozionanti. Dal canto suo l'Ambrì mi ha sorpreso: la squadra è migliorata notevolmente sotto la guida di Cereda e contro i biancoblù abbiamo faticato molto negli ultimi due match dove abbiamo incassato la bellezza di 14 reti».

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