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NATIONAL LEAGUEBene ma non benissimo: ticinesi, serve accelerare

20.11.17 - 09:01
Promesse mantenute ma traguardi lontani: per Lugano e Ambrì c'è ancora molto da fare
Keystone
Bene ma non benissimo: ticinesi, serve accelerare
Promesse mantenute ma traguardi lontani: per Lugano e Ambrì c'è ancora molto da fare
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LUGANO/AMBRÌ - Lugano e Ambrì? Bene ma non benissimo, direbbero a questo punto i social addicted.

I bianconeri sono secondi della graduatoria (a pari punti con Zurigo e Friborgo) dietro solo all'inarrestabile Berna. I biancoblù, quasi a metà dell'anno I della ricostruzione, sono invece ancora totalmente in corsa per l'ottavo posto. Le ticinesi stanno mantenendo le promesse fatte a inizio stagione.

Cosa non va allora? La sensazione è che quanto fin qui prodotto da sotto e sopracenerini sia da giudicare buono ma (appunto) non buonissimo. Che si sia fatto tanto ma che ciò ancora non basti per arrivare a tagliare traguardi importanti, per rendere ancor più succulenta l'annata ed entusiasti i tifosi.

Per la prima volta da inizio corsa il Lugano non sta convincendo del tutto. Ha chiuso le prime undici partite con otto successi ma poi, nelle successive dieci, è caduto ben quattro volte. Contemporaneamente ha visto scappare gli Orsi e rientrare Lions e Dragoni. È spesso mancato Bürgler, è vero; quel che più ha fatto storcere il naso sono in ogni caso state alcune prestazione poco convinte e convincenti. Come se non servisse spingere sempre a tutta per vincere.

Questo problema non l'ha l'Ambrì, al quale però mancano continuità e guizzi. A lungo i biancoblù sono stati abbandonati dai loro stranieri. E le sconfitte sono arrivate numerose. Non appena Plastino, Emmerton e D'Ago si sono riaccesi ecco che è arrivato il successo. Facile dunque trovare il risultato dell'equazione. Come risolvere? Facile (a parole): Luca Cereda deve trovare il modo di tenere gli import perennemente sulla corda, pronti a scattare. Il coach sta già ottenendo tanto dalla squadra? Vero, ma deve riuscire ad avere di più, sfruttando magari anche l'innesto Kubalik.

Le ticinesi hanno obiettivi diversi ma anche un obbligo comune: migliorare, accelerare, spremersi. Ci riuscissero, nessun traguardo sarebbe per loro impossibile da tagliare.

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