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I bianconeri hanno chiuso la settimana trascorsa con due sconfitte: in casa contro il Friborgo e a Bienne
LUGANO - Negli ultimi sette giorni, ovvero dalla ripresa del campionato dopo la sosta dedicata alle nazionali, il Lugano è stato sconfitto due volte in altrettante partite: martedì alla Resega contro il Friborgo - 2-4 - e con lo stesso punteggio sabato a Bienne.
Non c'è che dire, i bianconeri avevano abituato forse troppo bene gli appassionati di hockey. Prima della pausa infatti la squadra viaggiava a vele spiegate dato che aveva vinto le ultime quattro partite consecutive e - su 19 match totali - si era imposta in 14 occasioni. Questo dato statistico ora, con due turni in più giocati, si è leggermente modificato, anche se la situazione non è variata molto a livello di classifica. La truppa di Ireland è infatti sempre in seconda posizione (raggiunta da Zurigo e Fribrogo che sono scesi sul ghiaccio rispettivamente una e due volte in più) con 41 punti a undici lunghezze dal Berna, capolista schiacciasassi (52).
Non si tratta sicuramente di un aspetto drammatico, ma potrebbe diventarlo nei prossimi due turni di campionato se la squadra non dovesse vincere almeno un incontro: venerdì prossimo i bianconeri ospiteranno lo Zugo, mentre il giorno seguente si giocherà alla Valascia il quarto derby stagionale. Già contro i Tori, davanti ai loro tifosi, saranno obbligati a mostrare una reazione, di modo da poter affrontare la stracantonale senza troppa pressione addosso.
Per certi versi la sosta non ha dunque fatto bene al gruppo, ma per altri è servita allo staff per recuperare qualche giocatore, su tutti Merzlikins - ai box per due partite - e Bürgler, assente dal ghiaccio da circa un mese. Proprio il numero 87 - in pista solo sabato, in linea con Hofmann e Lapierre - ha già avuto il merito di finire sul foglio partita al suo rientro, in virtù dell'assist del momentaneo 1-1 a Bienne.
Una nota positiva la meritano anche Hofmann e Sanguinetti. Il primo è ritornato alla rete - siglando l'11esimo centro personale -, mentre il difensore statunitense continua a dirigere il reparto arretrato da vero leader, sia in fase di copertura che di impostazione (5 reti e 14 punti totali per lui). Infine, a livello personale per Matteo Romanenghi si è indubbiamente trattata di una settimana particolare quella appena trascorsa, dato che ha messo a referto una rete (al Friborgo) e un assist (a Bienne) e finora il 22enne aveva totalizzato un assist in 19 partite disputate.
