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NATIONAL LEAGUETraballa lo Zugo di Kreis: «Io tranquillo, ma...»

07.11.17 - 09:08
Il coach canadese sa che serve una svolta: «La differenza tra vittoria e sconfitta è, in questo momento, molto sottile ma noi sappiamo come ripartire»
Keystone
Traballa lo Zugo di Kreis: «Io tranquillo, ma...»
Il coach canadese sa che serve una svolta: «La differenza tra vittoria e sconfitta è, in questo momento, molto sottile ma noi sappiamo come ripartire»
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ZUGO - Nella scorsa stagione fu strepitoso in regular season e completò dei playoff molto, molto positivi. Arrivò in finale e solo lì, davanti a un Berna fuori portata per tutti, dovette arrendersi. Logico dunque, con questo presupposto, che anche quest'anno lo Zugo fosse indicato dai più come una delle sqadre favorite per il successo finale. Praticamente ogni appassionato, nel solito pronostico estivo, aveva infatti messo i Tori in prima fila nella griglia del campionato. Quella previsione si è, per il momento, rivelata incorretta. O almeno... va forse rivista dopo l'ultima, nettissima, frenata della banda di coach Kreis. Infortuni e sfortune, sette sconfitte consecutive, la vittoria che manca dal 13 ottobre: alla Bossard Arena sono tempi difficili...

«A inizio anno abbiamo vinto molti incontri di un gol - è intervenuto Harold Kreis - ora sta accadendo il contrario: nelle ultime quattro trasferte abbiamo infatti perso sempre con una rete di scarto. Ciò vuol dire che la differenza tra vittoria e sconfitta è, in questo momento, molto sottile».

Qual è il problema, gli infortuni?
«Gli acciacchi di qualcuno dei miei stanno certamente pesando. Non è però per questi che stiamo perdendo. Non cerco scuse. Nelle ultime partite non siamo stati bravi nelle situazioni speciali, abbiamo commesso degli errori, siamo stati poco intelligenti... E poi spesso schiero parecchi giovani nelle mie linee. Non c'è paragone con quel che fanno le altre squadre. Tutto ciò ha portato a un rallentamento. Ma sappiamo cosa fare, dove intervenire, per cambiare il trend».

È difficile confrontarsi con il club quando si perde così tanto?
«I miei dirigenti sono intelligenti: valutano la prestazione e non il risultato. Vedono che c'è impegno, che c'è voglia, e sanno che prima o poi la situazione migliorerà. Io, quindi, sono tranquillo. Detto ciò... stiamo parlando di hockey, sapete tutti come vanno le cose. Un esonero, un cambio: non c'è nulla di personale, fa parte del gioco».

In finale contro il Berna, l'anno scorso, avete forse perso la vostra grande occasione. Sapete che sarà difficile tornare a lottare per il titolo?
«Ogni stagione, ogni gara a dire il vero, è come un foglio bianco. Starà a noi riuscire a scrivere qualcosa di positivo».

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COMMENTI
 

GI 6 anni fa su tio
Per un punto Martin perse la cappa.....altri il posto di lavoro...e la ruota gira...Comunque un valido allenatore !
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