HCAPUn inizio disastroso condanna l’Ambrì alla quarta sconfitta consecutiva

BIENNE - Si chiude con una sconfitta per 6-2 a Bienne il weekend nero dell’Ambrì Piotta. I ragazzi di Cereda, dopo essere stati sconfitti venerdì sera nel derby contro il Lugano, hanno rimediato il quarto k.o consecutivo. Decisivo per loro un tremendo avvio di gara con 3 reti subite nei primi 4 minuti.

La sfida è cominciata in maniera disastrosa per i biancoblù. Dopo pochi secondi, infatti, Plastino è incorso nella prima penalità della partita. In superiorità numerica i padroni di casa non hanno perso l’occasione e con l’ex di turno Pedretti sono passati in vantaggio all'1’20’’. Sulla scia della prima rete, con un’altra penalità differita, è arrivato il raddoppio bernese firmato da Lüthi. A questo punto Cereda è stato costretto a chiamare il time-out con i suoi sotto di due gol dopo nemmeno 3 minuti. L’Ambrì ha provato a reagire con Guggisberg ma è stato ancora il Bienne a passare con Puliot al 3’58’’. Nemmeno la prima occasione in power-play per i ticinesi è bastata per creare vere occasioni, con il Bienne saldamente in controllo del gioco e che è tornato a spingere una volta ritrovata la parità numerica. Il resto del primo tempo è stato quindi un monologo dei bernesi che hanno fatto “il buono e il cattivo tempo” a piacimento. Le sporadiche possibilità da rete dell’HCAP sono nate quasi tutte dai bastoni di Taffe e Guggisberg, ma Hiller è sempre stato bravo ad opporsi.

La seconda frazione di gioco è iniziata nuovamente con una superiorità numerica per i padroni di casa, i quali non si sono fatti pregare e, con Earl, hanno calato il “poker” al 22’. I ticinesi hanno provato a rispondere con D’Agostini ma Hiller non ha concesso al canadese la gioia del gol. Un impreciso intervento del portiere di casa ha però permesso a Zgraggen di trovare la prima rete biancoblù al 26’55’’. La partita, complice un Ambrì finalmente determinato, si è aperta con continui cambi di fronte. Al 33’52’’ una pregevole incursione di Taffe ha seminato il panico con l’americano che ha infilato il disco del 4-2 sotto la traversa. Gli ospiti hanno dato l’impressione di poter tornare in partita ma una nuova penalità ha permesso al micidiale power-play del Bienne di riportare a tre lunghezze il vantaggio con Lofquist al 38’.

Anche il terzo tempo si è aperto come i due precedenti, ovvero con il Bienne che ha trovato il gol al 41’30’’ grazie a Schmutz. La sesta rete è anche coincisa con l’avvicendamento tra i pali: fuori Conz e dentro il debuttante Rochow. Il punto ha dato agli uomini di McNamara la necessaria tranquillità per non spingere ulteriormente. I minuti sono così trascorsi veloci con il risultato ormai acquisito fino alla fine della partita.

Un Ambrì che dovrà andare alla ricerca di una solidità difensiva mai mostrata in maniera soddisfacente in questo avvio di campionato. Sono infatti state troppe le reti incassate a fronte di una produzione offensiva eccessivamente dipendente da una prima linea in ombra nelle ultime uscite. Una delle poche note positive della serata è giunta dalla coppia Taffe-Guggisberg, con i due che sembrano trovarsi bene e si sono resi pericolosi con frequenza.

BIENNE – AMBRÌ 6-2 (3-0, 2-2, 1-0)
Reti: 1’20’’ Pedretti (Fuchs) 1-0; 2’14’’ Lüthi (Diem) 2-0; 3’58’’ Pouliot (Diem) 3-0; 21’38’’ Earl (Lofquist) 4-0; 26’55’’ Zgraggen (D’Agostini) 4-1; 33’52’’ Taffe 4-2; 37’46’’ Lofquist (Earl) 5-2; 41’30’’ Schmutz (Pedretti) 6-2.
AMBRÌ: Conz (42’ Rochow); Zgraggen, Plastino; Fora, Pinana; Gautschi, Jelovac; Collenberg; Zwerger, Emmerton, D’Agostini; Berthon, Taffe, Guggisberg; Monnet, Müller, Lhotak; Bianchi, Kostner, Trisconi; Lauper.
Penalità: Ambrì 7x2’; Bienne 4x2’.
Note: Tissot Arena 5019 spettatori. Arbitri: Massy, Pruegger, Abeglenn, Altmann.