HCLMissione completata! Il Lugano ribalta lo Zurigo e vola in semifinale

LUGANO - Centrato l'importantissimo break in gara-5 all'Hallenstadion, giovedì sera il Lugano è tornato in pista ospitando lo Zurigo potendo usufruire del primo match point con vista sulle semifinali dei playoff. Provando a lasciarsi alle spalle le diatribe con la Lega per il mancato allungamento della squalifica inflitta a Blindenbacher e per i legami tra il sostituto Giudice Unico (poi dimessosi) - Victor Stancescu - e l'attaccante dei tigurini - Roman Wick -, Greg Ireland ha deciso di lasciare in panchina Tony Martensson, per schierare in difesa Ryan Wilson.

I primi 20' di gara-6 si sono rivelati sconsigliabili per i deboli di cuore. Nei primi minuti i Lions, aggressivi e agguerriti come non mai, hanno messo in difficoltà tutta la truppa bianconera che ha arrancatato, difendensosi e aggrappandosi a Merzlikins. Dopo 6' di dominio tigurino, però, il match è diventato equilibrato e il Lugano ha saputo colpire alla prima vera occasione. Bürgler (13'), in powerplay, ha fatto esplodere la Resega che, ancora in piena esultanza, ha accolto come manna dal cielo anche il raddoppio di Vauclair giunto 38" più tardi.

Incamerato il primo doppio vantaggio della serie, i sottocenerini si sono arresi al rientrante Thoresen (23') abile, in doppia superiorità numerica, a non lasciare scampo alla difesa. Nel corso del secondo tempo il Lugano, nonostante tre ghiotte occasioni da rete sciupate, ha dovuto soffrire l'arrembaggio dello Zurigo che, una volta installato del terzo offensivo, è riuscito spesso a far sudare freddo la maggior parte dei 7'373 spettatori presenti sotto le volte della Resega. Chiesa e compagni, è giusto sottolinearlo, hanno pagato spesso il prezzo, collezionando tantissimi block-shots, pur patendo la verve ospite.

Nel terzo periodo, spigoloso e intenso fin da subito, lo Zurigo ha cercato di far valere il suo tasso tecnico, tattico e fisico. Dal canto loro i ragazzi di Ireland non si sono mai tirati indietro, neanche quando la contesa si è fatta dura, ruvida, mostrando muscoli e testa. Combattendo contro il cronometro, contro la rabbia e il ruggito dei Lions, il complesso bianconero ha retto fino allo squillo della terza e ultima sirena.

Una sirena che ha sancito il passaggio del turno del Lugano: solo due settimane fa, tutto ciò appariva impossibile e inimmaginabile. I bianconeri però durante questo periodo sono cresciuti, soprattutto come squadra, come collettivo e tutto sommato l'impresa centrata è meritata. Ora sulla loro strada troveranno il Berna: le motivazioni, vista la finale dello scorso anno, certo non mancheranno...

LUGANO-ZURIGO 2-1 (2-0; 0-1; 0-0)
Reti: 12'02 Bürgler (Zackrisson, Furrer/5c4) 1-0; 12'40 Vauclair (Bertaggia) 2-0; 22'52 Thoresen (Wick. Geering/5c3) 2-1
LUGANO: Merzlikins; Furrer, Chiesa; Klasen, Zackrisson, Bürgler; Vauclair, Ulmer; Hofmann, Sannitz, Bertaggia; Wilson, Hirschi; Romanenghi, Lapierre, Fazzini; Ronchetti, Morini; Reuille, Gardner, Walker.
Penalità: 7x2' Lugano; 6x2' Zurigo.
Note: Resega, 7'373 spettatori. Arbitri: Mollard, Vinnerborg; Castelli, Wüst.