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LNB«Abbiamo conquistato il rispetto degli altri club. Spareggio LNA-LNB? Non ci sarà da scherzare»

28.01.17 - 08:01
Luca Cereda, head coach dei Ticino Rockets, si gode i tanti progressi dei suoi giovani: «All'inizio è stato più difficile del previsto, ma non ho mai dubitato del lavoro dei ragazzi»
TiPress
«Abbiamo conquistato il rispetto degli altri club. Spareggio LNA-LNB? Non ci sarà da scherzare»
Luca Cereda, head coach dei Ticino Rockets, si gode i tanti progressi dei suoi giovani: «All'inizio è stato più difficile del previsto, ma non ho mai dubitato del lavoro dei ragazzi»
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BIASCA - Fermati in settimana dagli ambiziosi Montagnards dopo uno scoppiettante poker di successi, i giovani Ticino Rockets - letteralmente “sbocciati” da dicembre in poi - si godono i visibili progressi continuando però il duro lavoro agli ordini di Luca Cereda. Proprio con l’head coach, sapiente timoniere di un gruppo coeso, abbiamo fatto il punto della situazione.

«In questo momento siamo contenti, tutto procede bene - ha esordito il 35enne ex attaccante di Ambrì, St. John’s Maple Leafs e Berna - I recenti risultati sono una conseguenza della prestazione. Martedì abbiamo perso ma la performance è stata buona (1-3 contro la seconda della classe, ndr). In questi mesi abbiamo fatto passi avanti a livello fisico e di “velocità di pensiero”: erano i punti cruciali su cui dovevamo insistere e proprio in questi aspetti sono arrivati i progressi più grandi».

Un percorso che sta dando i suoi frutti, quale dev’essere il prossimo step? «L’esperienza si acquisisce con il tempo, mentre a livello fisico e di velocità “di testa” abbiamo ancora margini di miglioramento. Dovremo diventare ancora più forti nel duello fisico: la grande differenza rispetto anche alla LNA è proprio quella».

Considerando le ultime 20 partite i Rockets sarebbero sopra la riga (ottavi, con 26 punti). Ti aspettavi dei progressi così rapidi o sei un po’ sorpreso? «Onestamente non pensavo che avremmo avuto un inizio così difficile, in parte dovuto anche a un po’ di sfortuna: all'inizio abbiamo raccolto poco. Ora invece siamo anche un pelino più fortunati. Ci sono state vittorie, come quella di Rapperswil, che ad inizio stagione non avremmo colto. In realtà però non sono sorpreso perché ho sempre creduto nei ragazzi che ora vengono ripagati».

A proposito dell’inizio in salita (15 sconfitte), c’è stato un momento in cui hai dubitato? C'è stato un momento in cui hai pensato che il salto in LNB per questi giovani fosse troppo grande? «Non ho mai dubitato del lavoro dei ragazzi. All’inizio però ci chiedavamo quando saremmo riusciti a vincerne una... era diventata quasi un’ossessione. Rischiava di diventare un blocco, spesso eravamo “lì” ma poi perdavamo. Poi abbiamo rotto il ghiaccio».

Una grande reazione che si è tradotta in punti. Purtroppo per i playoff il treno sembra quasi andato - il Turgovia ottavo è a +9 -, ma di obiettivi ce ne sono ancora. «Per lunghi tratti del campionato siamo stati ultimi. Ora c’è stato un cambio di ritmo e vogliamo continuare così, entrando in pista cercando di vincerle tutte, senza guardare la classifica. Vogliamo concentrarci sulla nostra prestazione, sul lungo periodo è quello che fa la differenza. Può succedere di vincere un match giocando male, ma alla lunga non capita molte volte. Obiettivi? Non abbiamo ancora battuto una top-six a Biasca, è un obiettivo che ancora ci rimane da raggiungere. Vogliamo anche continuare a stabilizzare il nostro “piazzamento standard" all’interno del campionato».

Dopo lo scetticismo iniziale attorno al progetto e la competitività dei Rockets, di recente sono arrivati anche complimenti da oltre Gottardo. «Quest'anno abbiamo conquistato tanto rispetto dalle altre società e dagli altri club, è un ottimo motivo di orgoglio».

LNA-LNB, capitolo promozione/relegazione. Tra i club della lega cadetta c’è qualcuno che può realmente far paura alla Cenerentola di A nel futuro spareggio? «Secondo me le prime di LNB non sono lontane e, anche per motivi mentali, sarà dura per quella di A. Chiunque dalla lega cadetta arrivi allo spareggio sarà “gasato” e non avrà niente da perdere. Quella di A arriva all’opposto, con pressione e tutto da perdere, ma veramente tutto… dal lato mentale diventa complicato. Detto questo il Langenthal e La Chaux-de-Fonds sono squadre toste. Spero che non dovrà essere una ticinese ad arrivare fin lì. Bernesi e Montagnards sono squadre ben organizzate, con un buon mix di giovani e giocatori più esperti, sono difficili da affrontare».

In più potrebbe esserci anche il “nuovo” Olten targato Bengt-Åke Gustafsson. «Ci sono ben 7 squadre "interessate" a salire, ma non per questo hanno pressione. Affronteranno lo spareggio in maniera ottimale, non ci sarà da scherzare».

Guardando un attimo anche in casa Ambrì non varrebbe la pena lanciare (realmente) nella mischia qualche giovane? «È difficile da dire, non ho visto molte partite dell’Ambrì dal vivo. Sicuramente i giovani portano entusiasmo e aria fresca, "sangue" ed energia. È una mossa che terrei sempre in considerazione. Va anche detto che ora hanno già dei giocatori in sovrannumero, devono fare dei ragionamenti anche di equilibrio. Ad ogni modo è un’arma che non scarto mai».

Tornando all’attualità, il prossimo impegno dei Ticino Rockets è in programma questo pomeriggio alle 17.30 contro il Winterthur (decimo a +1 dai razzi). «Sembrerebbe che hanno superato un momento difficile caratterizzato da tante sconfitte. Ora si sono un po’ ripresi, ma per noi sarà un’altra sfida da affrontare bene cercando di giocare il nostro hockey», ha concluso Luca Cereda.

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COMMENTI
 

Meridiana 7 anni fa su tio
Bravi ! avanti cosi
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