La qualificazione ai playoff, obiettivo minimo stagionale, non è ancora certa per un Lugano traballante
LUGANO - Mai come in questo periodo l'hockey ticinese è stato più in crisi nella corrente stagione. Se da una parte l'Ambrì si lecca le ferite, dall'altra il Lugano non può certamente sorridere.
Dopo l'importante vittoria ottenuta martedì a Ginevra, la battuta d'arresto rimediata alla Resega contro un avversario diretto come il Kloten non ci voleva proprio e alla fine potrebbe pesare come un macigno. Il successo centrato dalla formazione zurighese vale infatti doppio: quest'ultima - nona in classifica - conta infatti ora solo sei lunghezze dai bianconeri e deve anche recuperare una partita nei loro confronti.
Il rush finale sarà davvero tosto per la squadra affidata al malcapitato Ireland, il quale non conoscendo bene né i suoi giocatori né il campionato potrebbe incontrare serie difficoltà da qui alla fine della regular season. Il gruppo prima perdeva praticamente sempre solo in trasferta e lo si criticava per questo, mentre ora ha fallito nella partita casalinga forse più importante della stagione.
Una vittoria avrebbe infatti chiuso quasi definitivamente il discorso qualificazione ai playoff e invece adesso i bianconeri dovranno mantenere alta la concentrazione per non rovinare quanto fatto di buono nelle prime 40 partite. La posizione di Klasen e compagni in classifica è in ogni caso ancora favorevole, anche perché il Kloten ieri non ha conquistato punti per un soffio in casa contro il Davos, ma perdendo ancora occasioni come quella di venerdì la situazione potrebbe capovolgersi in un batter d'occhio.
Coach Ireland ha anche perso un giocatore fondamentale come Gregory Hofmann per aver subìto una commozione cerebrale e si spera chiaramente che il ragazzo - nelle ultime uscite stagionali spesso decisivo - possa rientrare sul ghiaccio al più presto.
Oltre a questo la contestazione della curva nord ai danni di Roland Habisreutinger - che ha invitato il direttore sportivo ad andarsene - non può di certo aiutare un gruppo che ora sente una grandissima pressione sulle spalle.
Non si tratta di una situazione sicuramente semplice per i vertici societari del Lugano, i quali sperano ovviamente che i propri beniamini riescano a fare l'ultimo sforzo qualificandosi per i playoff (e magari fare qualcosa in più), di modo da poter programmare al meglio e con tutta tranquillità la stagione 2017/2018.