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HCLIl Lugano dura 14’, poi è solo Bienne

20.12.16 - 21:50
Brutta sconfitta quella rimediata dai bianconeri che sono caduti alla Tissot Arena sotto i colpi dei Seelanders (2-6). I ticinesi restano sesti in classifica
Il Lugano dura 14’, poi è solo Bienne
Brutta sconfitta quella rimediata dai bianconeri che sono caduti alla Tissot Arena sotto i colpi dei Seelanders (2-6). I ticinesi restano sesti in classifica
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BIENNE - Reduce dalle quattro vittorie filate centrate prima della pausa per le nazionali, il Lugano martedì sera è tornato in pista andando a far visita a un’altra formazione in piena forma, il Bienne. I bianconeri, per l’occasione, hanno potuto schierare nuovamente Stefan Ulmer, assente dallo scorso 25 novembre, ma alla fine sono stati i padroni di casa a imporsi col risultato di 6-2.

Il primo periodo della Tissot Arena ha mostrato un Lugano capace di costruire diverse buone occasioni - come i pali di Fazzini e Reuille -, nonostante un powerplay impalpabile, fino al 13’13, ovvero fino al momento dello 0-2 firmato Wetzel. Neanche la rete di Pedretti (al 7’ in 5 contro 3) era infatti riuscita a scalfire la buona volontà bianconera, ma il secondo “montante” ricevuto per mano del veterano dei Seelanders ha dato l’impressione di mandare in crisi l’intero Lugano.

Ciò che era un’impressione negli ultimi minuti della prima frazione è diventata realtà in apertura di secondo tempo, quando Micflikier (21’ in powerplay) e Horansky (24’) hanno praticamente fatto scorrere in anticipo (in largo anticipo!) i titoli di coda del match. Shedden, incassata la quarta segnatura, ha provato la carta della disperazione inserendo Manzato, ma i suoi hanno faticato a reagire. L’ex Maurer (33’) e Martensson (34’) hanno abbellito il risultato, anche se i ticinesi - trovata per la prima volta la via della rete - hanno quantomeno provato a rialzare la testa.

Con le sorti dell’incontro già segnate il Lugano ha avuto il merito di trovare il secondo gol, ancora con Martensson (53’) prima di provare a mettere pressione a Jonas Hiller che, nonostante tutto, non è più capitolato. È stato invece Manzato a incassare la sesta rete dei padroni di casa, andati a bersaglio con Schmutz (59’).

I bianconeri sono così tornati ad assaporare l’amaro gusto della sconfitta: nonostante il KO la truppa bianconera resta ancora sesta in classifica, anche se gli stessi Seelanders ora sono scappati a +5. Il match di giovedì, in casa contro il Losanna, è uno di quelli da non sbagliare assolutamente.

A margine del match c’è da sottolineare il nuovo metro arbitrale che ha portato a ben 12 penalità che hanno avuto il demerito di spezzettare troppo l’incontro.

BIENNE-LUGANO 6-2 (2-0; 3-1; 1-1)
Reti: 6’45 Pedretti (Pouliot, Haas/5c3) 1-0; 13’13 Wetzel (Sutter) 2-0; 20’51 Micflikier (Earl/5c4) 3-0; 23’48 Horansky (Dufner, Fey) 4-0; 32’40 Maurer (Pouliot) 5-0; 33’16 Martensson (Klasen) 5-1; 52’17 Martensson (Fazzini) 5-2; 58’37 Schmutz (Earl, Micflikier) 6-2.
LUGANO: Merzlikins (23’48 Manzato); Furrer, Chiesa; Klasen, Martensson, Fazzini; Wilson, Hirschi; Hofmann, Zackrisson, Bürgler; Ronchetti, Ulmer; Bertaggia, Gardner, Morini; Sartori; Reuille, Sannitz, Walker.
Penalità: 7x2’ Bienne; 5x2’ Lugano.
Note: Tissot Arena, 5302 spettatori. Arbitri: Clément, Vinnerborg; Borga, Kovacs.

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