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HCAP - L'ANALISIAmbrì, un triste Natale su tutta la linea

13.12.16 - 07:00
A nove punti dalla linea - e con due partite in più disputate - in Leventina è funzionato ben poco in questa prima parte di campionato
Ambrì, un triste Natale su tutta la linea
A nove punti dalla linea - e con due partite in più disputate - in Leventina è funzionato ben poco in questa prima parte di campionato
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AMBRÌ - Nonostante al termine del 2016 hockeystico manchino ancora due partite (contro Kloten e Losanna), quello che trascorrerà l’Ambrì sarà un triste Natale. Sì perché alla vigilia del campionato le aspettative erano altre, nonostante i soliti limiti che da tanti anni ormai accompagnano la società leventinese.

«La squadra è più forte», «Non ci accontenteremo soltanto dei playoff», «Gli acquisti di D’Agostini e Guggisberg ci hanno resi più forti», sono soltanto tre delle frasi che tra fine agosto e inizio settembre si udivano dalle parti della Valascia. La triste realtà, però, ha detto ben altro e il panettone a tinte biancoblù non potrà che essere indigesto. La classifica, infatti, è lì a dimostrare la deludente realtà. Inutile nasconderlo: il popolo leventinese ancora una volta si è illuso.

Le colpe per quanto (non) ammirato durante il primo scorcio di stagione vanno assegnate a tutte le componenti: dalla società ai giocatori passando per lo staff tecnico.

E non inganni il 6-3 sul Friborgo ottenuto domenica: Emmerton e compagni hanno sconfitto una squadra alla deriva all'indomani di una prestazione, contro il Lugano, a dir poco preoccupante.   

Nelle prime 32 partite di Regular Season Pesonen e compagni hanno tenuto una media totale di un punto esatto a incontro. 

Negli ultimi dieci match i leventinesi hanno innalzato di un tantino il proprio livello, ottenendo 13 punti (1.3 punti a partita). Una media che, anche se mantenuta sino a fine Regular Season, non basterebbe per ottenere gli ormai irraggiungibili playoff. Già nel mese di novembre il treno-playoff è passato via dalla stazione di Ambrì ad alta velocità senza la benché minima intenzione di fermarsi e promettando di mai più tornare, almeno sino al campionato prossimo. 

Dove albergano i problemi della squadra di Kossmann? Sicuramente in questo primo scorcio di torneo è mancato l'apporto dei cinque giocatori stranieri. Questi ultimi hanno sì messo a segno in totale 28 reti, peccando però in continuità. Emmerton funziona a corrente alternata, Mäenpää compie una miriade di errori in retrovia e Hall - nonostante l'impegno e il grande sacrificio - non è lo straniero di cui oggi necessita l'Ambrì. D'Agostini è difficile da giudicare, ma nelle 17 partite in cui è sceso sul ghiaccio ha deluso. L'unico sufficiente, e che oggi meriterebbe una conferma, è Janne Pesonen. 

Se poi si aggiunge la scarsa vena realizzativa di Lauper e Lhotak (quest'ultimo sbloccatosi solo da alcune partite) ecco che il piatto piange ancora di più. 

Ciò che fa ancora più “rumore” in casa leventinese è il silenzio del direttore sportivo Ivano Zanatta. A livello di mercato, nonostante le intenzioni, nulla ancora si è mosso (eccetto il rinnovo del prestito di Descloux). Mentre le altre squadre annunciano rinnovi e arrivi con largo anticipo, in Leventina regna incertezza. Fuchs e Zurkirchen, che assieme a Fora rappresentavano i dossier prioritari, hanno già deciso di fare le valigie. 

Inoltre - in vista delle prossime stagioni - alla Valascia bisognerebbe pensare di abbassare la media età: attualmente sono ben 13 i giocatori sopra i 30 anni presenti nel roster. La speranza è che il progetto Rockets possa portare i suoi primi frutti già nell'immediato. 

Giovani elementi in rampa di lancio desiderosi di mettersi in mostra e affamati più che mai: ecco da dove dovrebbe ripartire questo Ambrì. A volte è solo e soltanto una questione di coraggio...

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COMMENTI
 

durso 7 anni fa su tio
Tutto l'ambiente attende certezze: 1-La nuova pista. 2-Lega chiusa. Senza entrambe,purtroppo,non si potra`arrestare la lenta agonia della mia squadra del cuore.

bobà 7 anni fa su tio
Risposta a durso
1- SI punta troppo sulla nuova pista: non sarà mai la panacea dei mali di FL 2- La lega chiusa sarà la morte dell'hockey svizzero. Ci giocheranno i brocchi economici (tanto non si retrocede) ed i migliori andranno all'estero perchè meglio pagati

stef1313 7 anni fa su tio
Che festival di banalità...

bobà 7 anni fa su tio
Risposta a Antares46
Antares, pensi davvero che FL e compagni leggano i blogs?

Antares46 7 anni fa su tio
Risposta a bobà
...tu....per esempio l'hai letto!!!! Il Presidentone probabilmente no, troppo preso dagli impegni politici, ma gli altri dirigenti si, ne sono convinto..!Poi quanto peso diano alle esternazioni dei tifosi non lo so, so pero in che stato si trova la squadra al momento attuale grazie a loro!!!!!!

bobà 7 anni fa su tio
Risposta a Antares46
Su questo hai ragione! È come nelle ditte che vanno male: di solito è per colpa dei dirigenti, ma chi ne fa le spese sono gli operai!

Gus 7 anni fa su tio
Parole, parole, parole

bobà 7 anni fa su tio
... non funziona più niente!

wind24 7 anni fa su tio
a me Emmerton piace di più di Pesonen, su Lauper idem, non è mai stato uno scorer, per Fora non è stato deciso ancora niente...

Mc Gianco 7 anni fa su tio
Buona analisi, anche se mancano commenti allo staff allenatori/e. Sono convinto anch'io che si debba ripartire dando spazio ai giovani, ecco perchè occorre un cambio allenatore, con kosmann i giovani hanno la strada chiusa!

bananajoe 7 anni fa su tio
Buon Natale Presidente!

Antares46 7 anni fa su tio
Risposta a bananajoe
..io direi piu Buon Letargo Presidente!!!!!
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