Cerca e trova immobili
Il coach danese ha cercato di ridimensionare le imprese dei suoi: «Pensiamo a salvarci, continuiamo a combattere»
LANGNAU - Guardando a questa stagione, in futuro, i tifosi del Langnau potranno indicare uno spartiacque. Senza problemi. Senza possibilità d'essere smentiti.
Potranno ricordare il 3 ottobre come giorno nel quale la loro squadra ha cambiato volto, trasformandosi da brutto anatroccolo a cigno. Quel giorno sulla panchina bernese si è seduto Heinz Ehlers e nell'Emmental è improvvisamente comparso il sole. Con Scott Beattie, il primo coach stagionale, i Tigers avevano collezionato cinque punti in dieci match. Con il danese (ed Eero Elo sul ghiaccio) sono riusciti a metterne insieme 25 in 15 incontri. E la loro classifica è nettamente migliorata, tanto che ora, addirittura, si comincia a pensare ai playoff.
Il successo di ieri sera contro il Lugano – uno scontro diretto – ha infatti avvicinato sensibilmente il Langnau a una “riga” ora distante appena tre lunghezze (proprio i bianconeri sono all'ottavo posto della graduatoria).
I bernesi nella top8? Incredibile e... impossibile. Almeno a sentire proprio Ehlers: «Stiamo lavorando sodo per fare più punti che possiamo – ci ha confermato il danese – il nostro unico pensiero è quello di allontanarci dalla coda della classifica. E di salvarci a fine anno».
Eppure la zona playoff è vicinissima... «Ma è qualcosa che non ci deve distrarre. Penso infatti che la mia squadra non abbia il potenziale di chi corre per entrare tra le migliori otto della graduatoria, non sia competitiva come il Lugano per esempio, ma neppure come Bienne o Friborgo».
Convizione o “pretattica” (e qualche scongiuro)? L'ex allenatore del Losanna non si è – giustamente – sbilanciato, tirando dritto a testa bassa: «Che posso dire? Dobbiamo continuare a combattere. Tutto qui».
