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Il 6-1 subito ieri sera contro il Kloten obbliga il club a riflettere profondamente sul momento. Hans Kossmann vicino all'esonero?
AMBRÌ - Ultimo posto in classifica, una sola vittoria nelle ultime sette gare, due successi da tre punti in 20 partite, un powerplay imbarazzante e un Ambrì in uno stato confusionario allarmante. In estrema sintesi è questo il momento che stanno attraversando Fora e compagni.
Più che il 6-1 subito ieri sera contro il Kloten a preoccupare in casa leventinese è l'atteggiamento rinunciatario mostrato dagli uomini di Hans Kossmann. È come se i biancoblù non ci credessero già a partire dal primo ingaggio. Il che è molto grave. Mai i sopracenerini hanno dato l'impressione di saper reagire, a conferma che questa squadra ha delle lacune evidenti e non soltanto per quanto concerne il gioco espresso. Molto probabilmente, alla luce della prestazione di ieri, una buona parte dello spogliatoio non segue più il tecnico.
È grave pure che l'allenatore non sia riuscito in tre mesi a trovare un assetto nel suo team. I continui cambiamenti nelle linee hanno creato soltanto tanta confusione. I test, solitamente, si fanno nel mese di agosto. Come spiegare ieri la scelta di mettere Cory Emmerton all'ala? Oppure di inserire Tommaso Goi al fianco di Jason Fuchs, il miglior marcatore dei biancoblù in questo avvio di stagione? La sensazione è che l'allenatore molto spesso navighi a vista.
Il 2016 di Hans Kossmann è stato sin qui da brividi: nell'anno solare infatti i leventinesi in Regular Season hanno ottenuto 6 vittorie piene in 38 gare. Numeri che fanno rabbrividire e numeri che indicano come l'ex tecnico del Friborgo in Leventina non sia riuscito a dare il segno. Per non parlare di un powerplay da... bollino rosso.
Sarebbe sbagliato però attribuire tutte le colpe all'allenatore. Pure i giocatori hanno le loro responsabilità. Solo a sprazzi gli stranieri in questo avvio di stagione sono riusciti a dare un contributo accettabile. Pure alcuni svizzeri non riescono ad incidere secondo le attese: Lhotak non ha ancora segnato, Lauper ha realizzato un solo gol e Guggisberg non timbra il cartellino da nove incontri.
Cosa succederà ora? In Leventina urge una profonda riflessione della situazione. La classifica, seppur deficitaria, non è ancora compromessa. Con una piccola striscia di vittorie da tre punti ecco che un raggio di sole potrebbe tornare a farsi vedere sopra la Valascia. Ma con un simile atteggiamento, quello mostrato ieri sera, l'Ambrì non potrà fare altro che sprofondare ancor di più. E dunque se si vuole cambiare guida tecnica ecco che il momento appare molto propizio. Perdere ancora 2-3 partite vorrebbe dire prepararsi già a novembre per i playout creando così un ambiente di "depressione" attorno all'Ambrì. Ciò che il tifoso biancoblù non vuole, perché questa squadra vive di emozioni. E se queste mancano, manca tutto...
