Hans Wallson ha spiegato la punizione rifilata a Inti: «Per lui nessuna distrazione familiare. Starà fuori due settimane e poi vedremo. Lo sosteniamo e la situazione non lascerà strascichi»
ZURIGO - "Pestoni fuori forma" uguale "Pestoni fuori squadra". L'equazione, impossibile ad Ambrì, ha trovato una soluzione a Zurigo. L'ala leventinese, lontana dalla condizione migliore e incapace di lasciare il segno sul ghiaccio, è infatti stata confinata in tribuna prima e palestra poi dai Lions. Sulla Limmat non si scherza: non basta un ricco contratto per garantire il posto in squadra. E così il buon Inti, titolarissimo alla Valascia, dovrà cercare di recuperare il terreno perso dai compagni di squadra con sedute extra di pesi e cyclette.
Cinque settimane di lavori forzati. Così si è detto ieri. In realtà il tempo trascorso lontano dalla pista potrebbe essere minore: a seconda dell'impegno profuso (e dai risultati ottenuti) dal 25enne, il suo confinamento potrebbe essere più breve.
«Valuteremo la situazione giorno per giorno - ci ha confermato Hans Wallson, coach dei Lions - per il momento quel che è certo è che per una settimana Inti non sarà sul ghiaccio ma si impegnerà in palestra. Ci sarà poi un'altra settimana di lavoro differenziato, senza partite dunque. Poi vedremo. Lo seguiamo con attenzione, lo sosteniamo».
Qual è il problema di Inti? È sovrappeso, è lento, è magari distratto dalla prossima paternità?
«Non è distratto dalla sua situazione familiare, questo no. Ha avuto un paio di problemi fisici in queste settimane ma il guaio è che non si è presentato al top all'inizio del training camp. Deve imparare a lavorare meglio e di più durante l'estate».
Pestoni sta, magari, pagando anche il cambiamento da un club di medio livello a uno di alto livello? Il salto può essere complicato?
«Questo dovreste chiederlo a lui - ha aggiunto ridendo l'allenatore dello Zurigo - In realtà non penso sia nulla di ciò. Come detto, Inti deve solo maturare, deve capire quanto importante sia fare l'atleta anche d'estate. Per quanto riguarda le qualità sul ghiaccio... beh quelle non si discutono».
Il tempo per rimediare c'è ancora o questa stagione è per lui irrimediabilmente compromessa?
«Ma no, è giovane e può velocemente tornare al top della condizione. E poi è davvero un bravo ragazzo e ha capito quali errori ha fatto. Sta impegnandosi per raggiungere il massimo, per raggiungere un livello utile per dare una mano alla squadra».
Che punta a vincere sempre.
«Esatto. Siamo in corsa in Coppa Svizzera, in Champions Hockey League e in campionato. Siamo cresciuti molto da inizio anno ma dobbiamo ancora migliorare. Proveremo ad arrivare in fondo a ogni competizione».
Un'ultima domanda: quanto successo con Inti, il suo non aver saputo presentarsi al massimo della forma, lascerà strascichi?
«Nel nostro rapporto? Per nulla. Per me non ci sono problemi. Ho già affrontato casi del genere in Svezia e so come comportarmi. Sono certo che le decisioni prese dalla società siano il meglio per tutti. Siamo con Pestoni, lo rivogliamo al top: lo aspettiamo».