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CHAMPIONS LEAGUE«Non mi accontento di giocare: voglio un posto fisso in squadra»

07.09.16 - 14:18
L'attaccante ticinese del Lugano, Luca Fazzini, è carico in vista della partita di questa sera contro il Mannheim: «L'obiettivo? La vittoria e il primato nel girone»
«Non mi accontento di giocare: voglio un posto fisso in squadra»
L'attaccante ticinese del Lugano, Luca Fazzini, è carico in vista della partita di questa sera contro il Mannheim: «L'obiettivo? La vittoria e il primato nel girone»
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LUGANO - Questa sera - mercoledì 7 settembre (ore 19.45) - il Lugano scenderà sul ghiaccio per disputare alla Resega contro il Mannheim, la quarta e ultima partita del Gruppo C di Champions Hockey League.

Per essere sicuri di centrare la qualificazione al turno successivo, ai ragazzi di Shedden serve un punto. In classifica i bianconeri sono momentaneamente in testa con 6 punti, seguono Tampere e Mannheim con 3, ma tedeschi e finlandesi devono ancora affrontarsi fra di loro.

Una delle note positive delle prime partite giocate dalla squadra è stato senza ombra di dubbio Luca Fazzini, il quale ha mostrato anche un'ottima intesa con Gardner e Bertaggia. Nonostante la giovane età, il 21enne è già alla sua quinta stagione con i bianconeri con cui ha finora totalizzato 29 punti in 157 partite.

Luca Fazzini, come vedi la sfida di questa sera? Al Lugano basta un punto per continuare a sognare in Europa...
«Siamo pronti e molto fiduciosi. Contro il Mannheim vogliamo conquistare la posta piena di modo da poter arrivare primi nel girone. In queste settimane siamo migliorati moltissimo e il successo ottenuto in Finlandia ha indubbiamente permesso al gruppo di crescere, visto che abbiamo vinto giocando bene e contro un'ottima squadra». 

...e non sarebbe male riuscire a raggiungere questo traguardo davanti ai vostri tifosi...
«Senza ombra di dubbio i nostri tifosi meritano questo regalo, soprattutto perché sono venuti in tanti a sostenerci fino in Finlandia. Sicuramente giocheremo anche per loro, ma nello stesso tempo questa partita sarà importante per migliorare ulteriormente il nostro gioco e per farci trovare pronti venerdì che inizia il campionato».

Non saranno due gare semplici: venerdì a Zugo e sabato il derby alla Resega contro l'Ambrì...
«Si parte subito con il botto. Lo Zugo è una delle squadre che si è forse rinforzata più di tutte e sarà una battaglia, anche perché con loro abbiamo un conto in sospeso per i playoff dell'anno scorso. Per quanto riguarda il derby casalingo penso che non servano parole per descrivere l'ambiente che troveremo. L'atmosfera sarà come al solito incredibile e io non vedo l'ora di scendere sul ghiaccio». 

A livello personale come ti senti? La sensazione è che in questa stagione potrai beneficiare di molto più ghiaccio rispetto al passato...
«Sono consapevole che anche quest'anno avrò le mie possibilità e quando mi saranno date, dovrò farmi trovare pronto e soddisfare le richieste dell'allenatore. L'importante è iniziare senza mettermi troppa pressione addosso perché altrimenti, e parlo per esperienza, mi faccio condizionare e le cose non vanno come vorrei. Devo stare tranquillo, fare il mio gioco e mi auguro che dopo i conti torneranno». 

...e con la fiducia necessaria puoi diventare un vero bomber e in passato l'hai dimostrato diverse volte...
«All'inizio, quando Shedden è arrivato a Lugano, mi ha dato parecchie possibilità ma ho sbagliato perché non sono riuscito a sfruttarle. Poi sono stato messo un un po' ai margini e sono anche andato a Rapperswil per qualche settimana, ma devo dire che l'esperienza in Svizzera Interna mi ha aiutato a crescere ulteriormente. Poi sono tornato a Lugano, ho nuovamente trovato più ghiaccio e quando nei playoff il mister mi ha dato fiducia diciamo che mi sono fatto trovare quasi sempre pronto. Io però non mi accontento di giocare: voglio un posto fisso in squadra ed è tutto nelle mie mani, devo riuscire a guadagnarmelo».

In ogni caso sei sulla buona strada: hai solo 21 anni e sei già alla quinta stagione in LNA...
«Ogni anno si inizia sempre con un po' di esperienza in più. Ho imparato e imparo costantemente dagli errori commessi in passato per non ripeterli. Sicuramente come tutti ne commetterò ancora, ma il mio obiettivo è quello di farne sempre di meno per poter diventare un giocatore importante. Per questa squadra voglio dare il massimo perché mi ha dato la possibilità di giocare in prima squadra già da molto giovane».

Come vedi i cinque nuovi arrivati? Chi si è ambientato meglio?
«Si sono ambientati tutti benissimo, soprattutto gli svedesi visto che a Lugano si sono sentiti subito a casa. Trovo che quest'anno ci sia veramente un gruppo fantastico, andiamo tutti d'accordo e non c'è nessun conflitto interno. Oltre a questo siamo spesso fuori con la squadra a fare team building e questo può solamente aiutare a rafforzare i legami che ci sono all'interno di uno spogliatoio».

Dove può arrivare questo Lugano?
«Ci sono due aspetti vantaggiosi rispetto allo scorso anno. Il primo è che giocando la Champions League iniziamo il campionato molto più in forma. La seconda invece è che abbiamo ormai imparato alla perfezione il sistema di gioco di Shedden e abbiamo visto che è efficace. La scorsa stagione siamo arrivati a un passo dal vincere il titolo e adesso partiamo indubbiamente con qualcosa in più: in squadra ognuno sa esattamente qual è il suo compito da svolgere e questo non può essere che positivo. Tutti hanno accettato il loro ruolo e prevedo una stagione davvero positiva».  

 

 

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