A Mosca era lecito attendersi molto di più da una squadra che aveva come obiettivo quello di staccare il pass per i quarti di finale
MOSCA (Russia) - Una vittoria entro i 60’, un successo all’overtime, tre sconfitte dopo i tempi regolamentari e due battute d’arresto da zero punti.
Il cammino degli elvetici di Patrick Fischer ha deluso le attese. A pesare sull'esito finale del Mondiale sono stati i risultati delle prime due partite contro il retrocesso Kazakistan e la Norvegia, dove i rossocrociati hanno ottenuto soltanto due punti.
Le scelte dell’ex tecnico del Lugano, anche in sede di convocazioni (come mai ad esempio escludere Loeffel?), non hanno sempre convinto. Patrick Fischer troppo spesso ha cambiato il proprio schieramento - troppi i mutamenti anche all’interno di una stessa partita - infondendo poche certezze nel gruppo.
Cosa deciderà di fare ora la Federazione? Con la qualificazione ai quarti il rinnovo del contratto sarebbe stato automatico. Ora invece bisognerà riflettere. Dare fiducia a Fischer o puntare su un uomo con maggiore esperienza e con un curriculum più “ricco”? Il disco è sui bastoni di Raeto Raffainer e soci...
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