Cerca e trova immobili

HCL - L'ANALISIMagie e guizzi letali: il Lugano ha carattere, a Berna sale la pressione

03.04.16 - 20:15
Grinta e qualità, i bianconeri conducono la serie e martedì cercheranno l’immediato break. Il Berna ha già mostrato gli artigli, ma un passo falso in gara-2 potrebbe costargli molto caro
TiPress
Magie e guizzi letali: il Lugano ha carattere, a Berna sale la pressione
Grinta e qualità, i bianconeri conducono la serie e martedì cercheranno l’immediato break. Il Berna ha già mostrato gli artigli, ma un passo falso in gara-2 potrebbe costargli molto caro
HOCKEY: Risultati e classifiche

LUGANO - Ancora imperfetto, ma sicuramente spettacolare, “bello da vedere” e vincente: il Lugano ha placato la furia dei lanciatissimi Orsi in gara-1 della finale e ora, senza troppe pressioni, può recarsi nella Capitale a caccia dell’immediato break.

Il primo round della finalissima, divertente e vibrante benché caratterizzato da qualche errore di troppo da una parte e dall’altra, ha sorriso alla banda Shedden, compatta e capace di fare la differenza soprattutto con i suoi uomini migliori. Impossibile non parlare di un Klasen in stato di grazia - la sua classe non è mai stata in discussione, ma in questi playoff sta regalando magie a ripetizione e giocando su livelli altissimi - o di un Brunner cinico e spietato: l’attaccante ex Detroit Red Wings ieri ha siglato una doppietta, superando Stepanek con le sue prime due conclusioni scagliate verso la porta bernese.

In gara-1, dopo un ottimo primo tempo (2-0), il Lugano ha sofferto notevolmente la pressione del Berna, vivendo un secondo periodo in apnea. La doppietta di un sempre più sorprendente Untersander e il sigillo di Conacher avrebbero potuto mettere ko i bianconeri (sotto 3-2 al 31’), che però nel finale di tempo hanno mostrato grande carattere sfoderando due zampate letali nel giro di 71”, sfruttando al meglio il powerplay. Il tutto, favorito da un Cory Conacher imperdonabile (in casa Berna), capace di rimediare per la seconda volta della serata una penalità inutile con la sua squadra già in inferiorità numerica. Il Lugano ha così messo in mostra le sue doti in powerplay ribaltando nuovamente il punteggio. Nel terzo periodo il 4-4 di Scherwey ha rimesso tutto in discussione, ma i sottocenerini grazie ad un altro “asso” - quel Gregory Hofmann giunto in estate alla Resega forte del titolo di campione svizzero ottenuto con il Davos la scorsa stagione - hanno trovato l’allungo decisivo.

Dopo una sola sfida è sicuramente difficile fare un’analisi esaustiva, ma alcuni segnali sembrano già piuttosto chiari. Il Berna può contare su quattro linee realmente pericolose, porta grande intensità in pista e ha più frecce nel suo arco rispetto ai sottocenerini: di certo venderà cara la pelle e non dovrebbe calare alla distanza (nel caso in cui la serie dovesse andare per le lunghe). Fin qui però - 4-0 con lo Zurigo, 4-1 con il Davos - gli Orsi non si erano ancora trovati nella situazione di dover rincorrere: ora la pressione è sulle loro spalle e martedì davanti ai 17’031 della PostFinance Arena sanno di dover vincere, per non ritrovarsi in una situazione decisamente scomoda prima di tornare in Ticino per gara-3.

Ad ogni modo anche in casa Berna il powerplay funziona alla grande (tre reti nel primo atto), Stepanek tra i pali è ormai una certezza e da gara-2 in difesa tornerà un elemento importante come Justin Krueger. Insomma, la sfida è più che mai lanciata, che lo spettacolo continui...

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE