Cerca e trova immobili
Hirschi ha analizzato la brutta prestazione offerta dal Lugano in gara-4 di semifinale ma guarda avanti. «Avevo visto i miei ragazzi carichi. Qualche cambio? Ci penserò», le parole di Shedden
LUGANO - Niente sorrisi, nessuna pacca sulle spalle, niente macht point: per il Lugano l'incubo si è concretizzato ancora una volta sotto le volte della Resega. Il Ginevra, per la seconda volta di fila, si è imposto sulle rive del Ceresio rimettendo nuovamente in parità la serie di semifinale. Una serie intensa, difficile da decifrare e incredibilmente equilibrata: entrambe le squadra fin qui hanno vinto una volta all'overtime e una volta di gran carriera, con cinque (!) gol di scarto.
Giovedì sono state le Aquile a dominare in casa del Lugano, ma capitan Steve Hirschi non ne fa un dramma: «Alla fine abbiamo perso una partita; in gara-1 avevamo vinto noi per 5-0 e poi abbiamo visto come sono andate le cose nel match successivo - ha esordito - Non serve a nulla piangerci addosso, dobbiamo guardare in avanti e rialzarci».
Dopo aver visto il Lugano dominare durante il terzo tempo di gara-3 de Les Vernets, nessuno si aspettava però di vedere una squadra completamente in bambola, che ha patito fin dall'inizio il gioco ginevrino, "offrendo" la peggior prestazione di tutti i playoff. «In effetti è difficile da capire questo cambiamento, non me lo so spiegare. Peccato per il primo gol, ma poi non potevamo e non dovevamo subire il secondo; avevamo un powerplay a favore, abbiamo tirato un rigore... dovevamo assolutamente creare un altro tipo di partita ma non ci siamo riusciti. Dobbiamo analizzare i nostri errori, dobbiamo migliorare un powerplay davvero misero ed essere più attenti e compatti in difesa, dove non possiamo concere tutti questi spazi: è stata una partita storta», ha continuato.
Poche storie, pochi calcoli: se il Lugano vuole coltivare il sogno di centrare l'accesso all'ultimo atto deve vincere nuovamente a Ginevra. Possibilmente già sabato sera: non sarà facile, anzi... esattamente il contrario, ma i bianconeri hanno dimostrato di sapere come si fa. «Quello che abbiamo fatto fino ora non conta più nulla, dobbiamo già guardare al prossimo match. Abbiamo già vinto due volte a Les Vernets, quindi sappiamo che possiamo ripeterci, che siamo capaci di vincere in trasferta, senza guardare troppo in là», ha concluso.
Sulla stessa lunghezza di pensiero c'è anche Doug Shedden che non si è nascosto: «Non so come mai i ragazzi siano scesi in pista così; prima del match li ho visti carichi ed ero convinto che avremmo vinto. Invece non chiudavamo i check, siamo subito andati in confusione... Ora mi prenderò qualche ora di tempo e penserò se cambiare qualcosa, come ad esempio nel powerplay...».
