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LNALeuenberger se la ride: «Non so se avrò ancora un lavoro ma batto i Lions e mi faccio un nome»

07.03.16 - 08:59
Il Berna e il suo coach stanno ribaltando lo Zurigo nei playoff: «Evitati i playout la paura si è volatilizzata. Non so quel che accadrà a fine stagione ma per ora penso solo a vincere»
Leuenberger se la ride: «Non so se avrò ancora un lavoro ma batto i Lions e mi faccio un nome»
Il Berna e il suo coach stanno ribaltando lo Zurigo nei playoff: «Evitati i playout la paura si è volatilizzata. Non so quel che accadrà a fine stagione ma per ora penso solo a vincere»
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BERNA – Quanti, qualche settimana fa, pensavano che lo Zurigo potesse partire tanto male nei playoff? Pochini. Quanti, qualche settimana fa, pensavano che il Berna potesse sgambettare i Lions? Zero. Soprattutto tenuto conto del fatto che un posto nelle migliori otto della regular season, gli Orsi non avevano la certezza di conquistarlo. E invece dopo la metà di febbraio Stepanek e compagni hanno accelerato, acciuffando le gare con vista sul titolo e, nell'ultima settimana, centrando due successi consecutivi con la miglior squadra della LNA.

Seppur preziosissimo, il 2-0 nella serie non può essere considerato definitivo né rassicurante. Visto quanto accaduto da settembre in avanti, nello spogliatoio bernese non possono in ogni caso che ridere di gusto.

«Quello che è successo è incredibile – ci ha confidato Lars Leueberger, coach degli Orsi – è incredibile come tutto sia velocemente cambiato. Una decina di giorni fa non sapevamo se avremmo fatto i playoff e ora, invece, siamo avanti 2-0 contro lo Zurigo».

Serie nella quale non partivate certo favoriti.
«Il fatto è che entrando nella top8 del campionato ci siamo levati di dosso lo stress negativo. Riusciti a completare la rimonta abbiamo poi cominciato semplicemente a fare quel che sappiamo».

Insomma, aver fatto il vostro dovere vi ha levato di dosso un peso?
«Esatto. Le paure si sono volatilizzate con il termine della regular season. Certo, anche prima di gara-1 e gara-2 c'era tensione, ma stiamo parlando di un “sentimento” positivo, che se controllato sa darti la spinta».

Stando ai risultati la spinta c'è stata...
«Abbiamo giocato con attenzione e limitato al minimo gli errori e ora ci stiamo godendo la situazione. Il risveglio, domenica mattina, è stato molto molto bello. Molto molto migliore rispetto a tanti dell'inverno».

Qual è, a questo punto, la partita più importante nella vostra serie? La prossima a Zurigo o quella di giovedì a Berna?
«Abbiamo fatto il break e questo significa che, anche se perdessimo in casa loro, avremmo ancora un vantaggio da difendere. Detto ciò... non sarebbe giusto non provare a centrare il 3-0, metterli con le spalle al muro. Di sicuro il match che più sentiamo è il prossimo: vogliamo immediatamente fare un altro passo verso la finale».

Sulla panchina del Berna la prossima stagione dovrebbe sedere Kari Jalonen. Quanto è duro allenare non conoscendo il proprio futuro?
«Di certo non è facilissimo non sapere se si avrà ancora il lavoro. Si deve poi calcolare che ho anche una vita oltre all'hockey. Ho una famiglia... Al momento però non posso permettermi alcuna distrazione. Sono al 100% concentrato sullo Zurigo. A fine anno si tireranno le somme».

Battere i Lions e, magari, qualche altra avversaria, potrebbe regalarti un bel curriculum.
«Di sicuro mi farei un nome – ha chiuso ridendo Leuenberger – ma come detto non è il caso di pensarci ora. Prima c'è almeno una serie da chiudere».

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