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DERBYColpi proibiti, risse e gol: l'Ambrì fa suo il derby, il Lugano si scopre squadra

27.02.16 - 22:15
I leventinesi hanno vinto per 6-4 l'ultima stracantonale stagionale contro i bianconeri che sono scesi in pista con tanti giovani e con la chiara idea di preparare i playoff senza infortunarsi
Colpi proibiti, risse e gol: l'Ambrì fa suo il derby, il Lugano si scopre squadra
I leventinesi hanno vinto per 6-4 l'ultima stracantonale stagionale contro i bianconeri che sono scesi in pista con tanti giovani e con la chiara idea di preparare i playoff senza infortunarsi
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AMBRÌ - La regular season delle due squadre ticinesi impegnate nel massimo campionato svizzero di hockey non poteva concludersi che con un derby: una sfida sulla carta con poco significato per il Lugano - sicuro del suo quinto posto finale in classifica - ma carico di importanza per l'Ambrì che dovrà affrontare il ripido cammino dei playout. Il ghaccio della Valascia ha proposto una sfida spigolosa e ricca di colpi anche proibiti.

Shedden ha concesso a Östlund, a Wollgast e a Fontana la possibilità di scendere in pista - per i primi due si trattava dell'esordio assoluto - mentre Kossmann, recuperato Giroux, ha confermato la formazione tipo. Il primo lampo della sfida ha portato immediatamente al primo gol di serata: l'ex di turno, Hofmann, ha freddato Zurkirchen già al 2'. Da lì in poi è iniziato lo show di Lapierre: il numero 25 bianconero, forse entusiasmato dalla rissa inscenata da Vauclair venerdì sera, prima ha cercato - e trovato - lo scontro con Giroux, poi ha trovato pane per i suoi denti con Zgraggen. Tolti guantoni e caschi i due se le sono date di santa ragione (14'), finendo dritti dritti sotto la doccia; nel frattempo Hall (11') aveva rimesso le cose in parità lanciando ancora di più il derby.

Nel primo periodo - tenendo conto delle scelte di Shedden e dell'assenza di Brunner - è stato il Lugano a farsi preferire, ma entrambe le squadre hanno mandato un messaggio alle diretti concorrenti per i playoff e playout, quello di esserci anche fisicamente, pure troppo... visto il violento e pericolo colpo di bastone inferto da Berger a Bertaggia.

Così come nel primo periodo, anche i secondi 20' si sono aperti con una rete: a realizzarla è stato Lauper (22') abile in inferiorità numerica a sfruttare una dormita collettiva della difesa bianconera. L'Ambrì ha così preso in mano le redini del gioco, ha creato tante occasioni - clamorosa quella fallita da Emmerton - ma Östlund ha sempre risposto alla grande, così come Fontana e Wollgast schierati in linea assieme. Il Lugano ha favorito il gioco leventinese, concentrandosi più sul trovare le intese e gli equilibri in vista dei playoff che sulla sfida in quanto tale: i ragazzi di Shedden, però, hanno avuto il merito di riportare la contesa in parità con Bertaggia al 32' con un perfetto polsino.

Con i ritmi mantenuti bassi dal Lugano - che nel terzo tempo non ha più schierato il suo numero 13 in seguito a un leggero colpo ricevuto - la sfida si è rianimata al 46' quando Klasen in powerplay ha bucato nuovamente Zurkirchen. L'Ambrì apparso frastornato ha però reagito alla grande, ribaltando incredibilmente la sfida con Grassi (51' con un tocco di stinco) e con Pestoni (55') sfruttando un powerplay; da lì in poi sono giunti in rapida successioni i guizzi di Giroux (58'), di Chiesa (59') e ancora una volta di Grassi (60' a porta vuota) che hanno chiuso la contesa sul 6-4 finale.

I tre punti ottenuti valgono oro per i leventinesi che inizieranno i playout con 9 preziosissimi punti di vantaggio sul Langnau; il Lugano dal canto suo ha imparato molto, si è scoperto ancora più squadra, ha mostrato i muscoli e ha imparato a conoscere Östlund, Fontana e Wollgast: tutti giocatori che probabilmente giocheranno poco o mai nei playoff, ma che potranno dire la loro se chiamati in causa. Senza ovviamente dimenticare Lapierre: un vero "animale" da playoff...

AMBRÌ-LUGANO 6-4 (1-1; 1-1; 4-2)
Reti: 1'31 Hofmann (Stapleton) 0-1; 10'47 Hall (Bastl, Lauper) 1-1; 21'14 Lauper (Gautschi/4c5!) 2-1; 31'38 Bertaggia 2-2; 45'20 Klasen (Fazzini/5c4) 2-3; 50'51 Grassi (Bianchi, Mäenpää) 3-3; 54'47 Pestoni (Duca/5c4) 4-3; 57'29 Giroux (Emmerton, Grassi) 5-3; 58'51 Chiesa (Pettersson, Klasen/5c4) 5-4; 59'29 Grassi (Emmerton/5c6!) 6-4.
AMBRÌ: Zurkirchen; Mäenpää, Berger; Bastl, Emmerton, Pestoni; Birbaum, Gautschi; Lauper, Hall, Monnet; Zgraggen, Trunz; Bianchi, Kamber, Duca; Sidler; Giroux, Fuchs, Grassi.
LUGANO: Östlund; Kparghai, Kienzle; Klasen, Lapierre, Pettersson; Sartori, Wollgast; Hofmann, Stapleton, Bertaggia; Fontana, Chiesa; Reuille, Sannitz, Kostner; Furrer; Fazzini, Morini, Dal Pian.
Penalità: 8x2' Ambrì + 10' Gautschi + 5' e PP Zraggen; 7x2' Lugano +5' e PP Lapierre.
Note: Valascia, 6500 spettatori. Arbitri: Stricker, Wiegand; Kaderli, Tscherrig.

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COMMENTI
 

Frankeat 8 anni fa su tio
Da una parte il Lugano ha dato la possibilità ai giovani di giocare veramente e a Lapierre di fare il canadese (e forse ha preso troppo a lettera quest'ultima cosa). Dall'altra ci si aspettava di più da un Ambrì che era l'unico che veramente aveva bisogno di vincere e invece fino a 5 minuti dalla fine ha dimostrato i suoi limiti che l'hanno portata a rischiare di perdere contro il Lugano "B". Altro che le sparate da politicante di Pippopotamo ai microfoni della RSI del dopo partita.

Wenz 8 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Come già detto. Per loro e la dirigenza in primis, l'importante è battere il Lugano almeno alla Valascia, salvare (sopravvivere) in A e fare l'elemosina a fine stagione per sistemare i conti da presentare alla federazione e continuare a prendere la licenza. Se cominciassero veramente a sistemare le mine vaganti (o pesi morti) sia livello amministrativo che di squadra che si ritrovano all'interno, forse in qualche stagione riuscirebbero a creare qualcosa per il futuro. Invece l'andazzo attuale verte solo al grigio / grigio-nero!!!
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