HCL"Lugano? Non confermo e non nego, ma qualcosa di vero c'è"

LANGNAU - Uno dei prossimi acquisti del Lugano in vista della stagione 2016/2017 potrebbe essere Massimo Ronchetti. Il difensore difende i colori dei Tigers da due anni e con la compagine dell'Emmenthal ha vinto il campionato di LNB e ha centrato la promozione nella massima serie. Cresciuto nel settore giovanile bianconero, il ticinese ha poi esordito in LNA nel campionato 2009/2010 e nella sua carriera ha difeso anche i colori di Davos, Ajoie e Turgovia. 

Massimo Ronchetti, si vocifera o meglio sembrerebbe quasi fatta per un tuo ritorno a Lugano...
"Preferisco non parlare di mercato. Sono trapelate alcune notizie, ma posso solo dire che non confermo e non nego, però qualcosa di vero c'è".

Il tuo arrivo potrebbe essere un bel segnale per tutti i ragazzi cresciuti nel settore giovanile parcheggiati nel resto della Svizzera... e anche per lo stesso club...
"Mi sembra che la società negli ultimi anni abbia sempre lavorato bene con i giovani. Per esempio se si guarda la rosa attuale, penso che i bianconeri siano una delle squadre di LNA con piu giocatori cresciuti nel proprio vivaio. La mentalità del club è un po' cambiata e si vedono sempre più spesso giovani ticinesi in prima squadra".

Resti sempre in contatto con qualcuno in particolare?
"Ho molti amici come ad esempio Dal Pian"

Parlando del Langnau, come vedi la squadra?
"Facciamo un po' di alti e bassi e ultimamente non abbiamo giocato benissimo. In alcune partite, come per esempio quella di Lugano (2-6, ndr) e quella in casa contro il Davos (3-7, ndr), non siamo arrivati pronti e se contro squadre di questo calibro non si è pronti si viene schiacciati. Contro i bianconeri non riuscivamo a uscire dalla zona, abbiamo fatto tanti errori e di conseguenza abbiamo perso la partita già dopo il primo tempo".

Siete partiti un po' con il freno a mano tirato, ma chiaramente eravate una neopromossa. Poi però vi siete ripresi, rallentando ancora nelle ultime gare...
"Prima delle due pesanti sconfitte contro Davos e Lugano eravamo riusciti a centrare un'importante serie di vittorie fino alla sfida di Ambrì, dove perdendo lo scontro diretto abbiamo perso anche un po' di morale, nonostante fosse una sfida abbastanza combattuta. Naturalmente quando una squadra come la nostra, magari con meno talento rispetto alle altre, non gioca al 100% non può pretendere di vincere. Dobbiamo comunque cercare di tenere alta la concentrazione, perché se giochiamo come sappiamo riusciamo a mettere in difficoltà chiunque".