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Questa sera il difensore ticinese del Losanna sfiderà alla Malley i suoi ex compagni biancoblù
LOSANNA - Questa sera - martedì 6 ottobre - l'Ambrì scenderà sul ghiaccio della Malley per disputare la decima giornata di LNA contro il Losanna (il turno si completerà poi venerdì con le restanti cinque sfide). Il capitano dei vodesi John Gobbi è motivato a regalare ai propri tifosi tre punti fondamentali in ottica classifica, visto che la squadra occupa l'11esima piazza con 10 punti, a una sola lunghezza dai leventinesi.
John Gobbi, come vedi la sfida di questa sera?
"Sarà una partita molto dura. Non è mai stato facile per noi giocare contro l'Ambrì: è una squadra solida, ben impostata e imprevedibile offensivamente. Per prevalere dovremo cercare di restare disciplinati, prendere meno penalità possibili, stare attenti e sfruttare al massimo le occasioni che ci verranno concesse. Sarà una gara difensiva e molto tirata. Con i nuovi acquisti i leventinesi hanno sicuramente una marcia in più rispetto alla scorsa stagione, soprattutto nelle situazioni speciali".
In questa stagione il Losanna è partito con il freno a mano tirato. Come mai?
"L’anno scorso siamo partiti più o meno nello stesso modo, non c'è una grande differenza. L'importante è avere un gioco, i risultati poi arriveranno. Finora, per ciò che abbiamo espresso, non abbiamo raccolto quanto avremmo meritato. Per questo motivo e visto che giocheremo davanti ai nostri tifosi, dobbiamo assolutamente vincere contro l'Ambrì. Un successo ci permetterebbe di superare proprio i biancoblù in classifica".
Finora avete il peggior attacco del campionato: 16 reti realizzate, 5 in meno del fanalino di coda Langnau e 7 in meno dei biancoblù...
“Segniamo poco, ma risultiamo sempre una delle migliori difese del campionato e questo in fin dei conti è il nostro punto di forza. Questo sistema di gioco ha sempre portato bene al Losanna, sia in regular season che nei playoff, permettendoci di mettere in difficoltà squadre come Berna e Zurigo”.
...e Danielsson? Era l'uomo che mancava?
"È uno scorer, è molto imprevedibile offensivamente e può sicuramente fare la differenza. Si sta adattando al sistema di gioco e nel nostro schema uno come lui, che ha la mentalità scandinava, calza a pennello".
È la tua seconda stagione da capitano, come ti senti?
"È un grande onore e una grande responsabilità avere questa carica in una squadra così importante. Cerco di svolgere il mio lavoro sempre al massimo e di dare l'esempio sia dentro che fuori dal ghiaccio, provando sempre a migliorare anche me stesso. È gratificante".
