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LNADario Simion: "Devo riuscire a riconfermarmi"

30.07.15 - 08:02
L'attaccante ticinese del Davos è carico in vista della stagione 2015/2016
Dario Simion: "Devo riuscire a riconfermarmi"
L'attaccante ticinese del Davos è carico in vista della stagione 2015/2016
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DAVOS - Dario Simion è uno dei giocatori ticinesi che si è distinto nel campionato 2014/2015 con il Davos, culminato con la conquista del titolo svizzero. Prima di approdare nel Canton Grigioni, il 21enne era reduce da due stagioni poco positive con il Lugano. Sotto la guida di Arno Del Curto però, il ragazzo è letteralmente esploso, visto che in 62 partite ha totalizzato la bellezza di 36 punti (18 reti).

Dario Simion, come sta andando la preparazione?
"Nonostante sia molto dura, la preparazione sta procedendo bene, anche se finora non abbiamo ancora allenato gli schemi tattici perché ci siamo piuttosto concentrati sul pattinaggio con un coach specializzato". 

Come si affronta il nuovo campionato da detentori del titolo?
"Penso che una volta iniziata la nuova stagione, bisogna dimenticare il campionato precedente perché ormai è passato: è necessario restare umili e non montarsi troppo la testa. Chiaramente il nostro obiettivo sarà quello di ripeterci, anche se non sarà per niente evidente". 

Come ti senti? Sei carico?
"Sinceramente non mi aspettavo che l'anno scorso andasse così bene, anche perché appena sono arrivato a Davos non ero molto sicuro di me stesso. Le stagioni precedenti non erano andate bene, ma il nuovo ambiente mi ha aiutato a ritrovare la fiducia nei miei mezzi che avevo un po' perso. Quest'anno, anche se sarà difficile, cercherò di riconfermarmi e per riuscirci dovrò impegnarmi ogni giorno al massimo". 

Il Lugano si sarà un po' pentito... 18 reti in una stagione a 21 anni non sono poche...
"No, non penso che il Lugano abbia bisogno di me".

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"Sono chiaramente molto felice di avere questa possibilità. Finora ho disputato solamente due partite alla Deutschland Cup, poi non sono più stato convocato, anche perché beneficiavo di moltissimo ghiaccio a Davos ed ero parecchio stanco. Magari quest'anno riuscirò a partecipare a un altro torneo, ma non sarà così facile, la concorrenza è grande".  

Quanto è stato importante avere così tanti ticinesi in squadra?
"La mia integrazione è stata indubbiamente favorita dai molti "ticinesi" in squadra: conoscevo più o meno tutti, anche se con Hofmann e Guerra ho per esempio giocato nelle giovanili dell'Ambrì, mentre Joerg l'ho conosciuto ai tempi del Lugano. Con Mauro ho un ottima intesa sia sul ghiaccio che fuori". 

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