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LNAMonnet: "Mi sono preso un anno sabbatico. Pelletier? È migliorato molto"

23.04.15 - 07:00
L'attaccante del Friborgo è reduce da una stagione non molto positiva con i burgundi: solo 15 punti in 41 gare per lui
Monnet: "Mi sono preso un anno sabbatico. Pelletier? È migliorato molto"
L'attaccante del Friborgo è reduce da una stagione non molto positiva con i burgundi: solo 15 punti in 41 gare per lui
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FRIBORGO - Il suo nome è stato più volte accostato all'Ambrì, ma Thibaut Monnet ha ancora un contratto valido con il Friborgo fino al termine della stagione 2015-2016. Nella sua carriera il 33enne ha finora disputato la bellezza di 15 stagioni in LNA, indossando le maglie di La Chaux-de-fonds, Friborgo, Langnau, Berna e Zurigo, con cui ha totalizzato ben 542 punti in 797 partite. Il ragazzo può vantare nella sua bacheca due titoli svizzeri (2008 e 2012) e una Champions Hockey League (2009) con i Lions, ma soprattutto la storica medaglia d'argento conquistata ai Mondiali con la Nazionale nel 2013. Da quando è diventato un professionista Monnet è sempre stato convocato nella selezione rossocrociata tranne in questa stagione, dove ha ottenuto il modesto bottino di 15 punti in 41 gare giocate con i burgundi. Anche per questo motivo in più di un'occasione - sia il giocatore sia il Friborgo - hanno manifestato un certo pessimismo circa un futuro ancora insieme.

Thibaut Monnet, cos'è successo quest'anno? Hai disputato la peggior stagione della tua carriera...
"Mi sono preso un anno sabbatico (ride ndr). È stata una stagione particolare, ma nella carriera di un professionista è normale che ci siano degli alti e dei bassi. Non mi spaventa la cosa perché conosco i miei mezzi e so cosa sono capace di fare. Devo continuare a lavorare duramente di modo che nella prossima stagione potrò togliermi nuovamente delle soddisfazioni". 

Il tuo nome circola insistentemente in Leventina. Cosa c'è di vero?
"Ho ancora un contratto con il Friborgo. Nella mia testa l'anno prossimo giocherò ancora con i burgundi e preferirei quindi non esprimermi. Il club dovrà decidere, stiamo discutendo, ma per il momento non c'è niente di nuovo. Mi sento in ogni caso in ottima forma fisica per giocare. 

Cosa ne pensi di Serge Pelletier? Tu e il coach vi siete incontrati nel 2002 a Friborgo...
"L'ho avuto come allenatore agli inizi della mia carriera e trovo che sia un coach preparato. Ho un buon ricordo di lui perché nonostante fossi giovane, mi ha sempre dato fiducia e tanto ghiaccio. Negli ultimi anni è migliorato molto e ha accumulato esperienza, basti vedere cos'è riuscito a fare con l'Ambrì. È uno dei tecnici che conosce meglio la LNA e contro le sue squadre non è mai facile giocare". 

...e cosa ne pensi del Lugano di Fischer? Con lui hai vinto la medaglia d'argento ai Mondiali nel 2013....
"All'epoca ho anche addirittura giocato con Fischer in Nazionale, quindi lo conosco abbastanza bene. Anche lui è un buon allenatore e da quello che ho potuto vedere io con la Nazionale, è capace a caricare i giocatori, ha la sua filosofia precisa e potrà fare bene a Lugano. Può darsi che gli manchi quell'esperienza giusta per sfondare, ma quella con il tempo arriverà e prima o poi, se continua così, potrà sicuramente dire la sua".

Né il Lugano né l'Ambrì hanno però raggiunto gli obiettivi che si erano prefissati a inizio stagione...
"In fin dei conti tutte le squadre svizzere si trovano nella medesima situazione. Il livello del campionato è aumentato notevolmente negli ultimi anni e ogni compagine diventa sempre più competitiva. Non è nemmeno più così semplice raggiungere i playoff perché tutte le rose sono attrezzate per centrare questo obiettivo. È diventato piacevole seguire il campionato svizzero, c'è la suspence giusta fino all'ultimo incontro e questo dimostra che stiamo lavorando nel senso giusto. Nonostante la Svizzera sia un piccolo paese, è in grado di sfornare costantemente dei grandi talenti". 

 

 

 

 

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