Cerca e trova immobili

HCLBertaggia: “La Nazionale? Quello più stupito ero io…”

27.01.15 - 07:00
La giovane ala del Lugano ha analizzato il momento stagionale: “Pecchiamo in concentrazione e abbiamo troppi cali. Fisicamente stiamo bene e puntiamo a superare quelle davanti a noi in classifica"
Ti-Press
Bertaggia: “La Nazionale? Quello più stupito ero io…”
La giovane ala del Lugano ha analizzato il momento stagionale: “Pecchiamo in concentrazione e abbiamo troppi cali. Fisicamente stiamo bene e puntiamo a superare quelle davanti a noi in classifica"
HOCKEY: Risultati e classifiche

LUGANO - 5 gol e 1 assist in 22 partite in campionato: la prima mezza stagione in maglia bianconera per Alessio Bertaggia è tutto sommato positiva. Velocità, tecnica di bastone e di pattinaggio e un ottimo fiuto per il gol: il 21enne è stato così premiato anche da Glen Hanlon, che lo ha convocato per la prima volta in Nazionale in vista della Slovakia Cup del mese prossimo.

Prima di rispondere alla chiamata rossocrociata, però, il talentuoso figlio d’arte deve continuare a pensare al Lugano che, in questo momento, sta attraversando una fase di campionato a corrente alternata. “Soffriamo a livello mentale quando siamo in vantaggio e prendiamo un gol, non possiamo negarlo - ha esordito - Invece spesso riusciamo a reagire se dobbiamo recuperare il risultato; non è un problema fisico perchè da quel punto di vista le cose funzionano alla grande. Mancano ancora nove partite di campionato e dobbiamo sistemare questo aspetto per non farci sorprendere nei playoff”.

Nove partite appunto: lo Zugo dista 4 punti, lo Zurigo 6 e il Davos 7. Conviene dannarsi l’anima per cercare di arrivare il più in alto possibile in classifica o conviene prepararsi al meglio per i playoff? “Per quello c’è ancora tempo; c’è la pausa per la Nazionale e qualche giorno terminata la regular season. Noi ora dobbiamo solo puntare ad arrivare il più in alto possibile… ad essere realisti posso dire che il terzo o il quarto posto possono essere ancora alla nostra portata, mentre arrivare più in sù sarebbe bello ma è quasi impossibile”, ha continuato.

I playoff richiederanno uno sforzo fisico non indifferente e dodici mesi or sono - anche a causa della lunga pausa per le Olimpiadi - i bianconeri sbagliarono la preparazione fisica arrivando al momento clou della stagione col freno a mano tirato. “Da quando sono arrivato a Lugano gli allenamenti sono bene o male fatti allo stesso modo, con la stessa intensità - ha spiegato - Lavoriamo bene e duramente in vista delle partite che restano in questa regular season, poi durante la pausa ci alleneremo ancora meglio e più intensamente per non commettere gli errori della passata stagione. Possono sembrare frasi fatte, ma non è così… nel gruppo c’è grande fiducia di poter fare bene e di migliorare quello che stiamo facendo ora”.

In 22 partite di campionato disputate, Alessio Bertaggia ha cambiato spesso partner in attacco: un bene o un male? “Stiamo cercando i giusti equilibri nelle linee quindi reputo che sia un bene poter conoscere e trovare l’affiatamento con diversi giocatori. Alla fine solo Klasen e Pettersson giocano sempre assieme, è un caso isolato, e nell’hockey ci sta… anche in vista dei playoff non è una cosa sbagliata. In caso di necessità conosci già un tuo eventuale compagno di linea e tutto diventa più facile”, ha sottolineato il numero 13 bianconero che a febbraio per la prima volta vestirà la maglia della Nazionale maggiore.

“Ero davvero stupito quando ho saputo della convocazione; era l’ultima cosa che mi aspettavo e sono davvero felicissimo. Credo che Hanlon abbia preso questa decisione perchè vuole guardare da vicino nuovi giocatori, specialmente i più giovani… sarà davvero bello e vestire quella maglia è un onore. Però come detto prima… fino a quel momento devo restare concentrato solo su altri colori: quelli bianconeri!”, ha concluso il figlio del grande Sandro Bertaggia.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE