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L'OSPITE"Tavecchio? In Italia hanno avuto paura e si sono aggrappati alla poltrona"

13.08.14 - 07:01
Arno Rossini si è detto deluso dalla nomina del nuovo capo FIGC: "Albertini avrebbe favorito il cambiamento. E anche per il ct si troverà un compromesso, tipico per il calcio italiano"
"Tavecchio? In Italia hanno avuto paura e si sono aggrappati alla poltrona"
Arno Rossini si è detto deluso dalla nomina del nuovo capo FIGC: "Albertini avrebbe favorito il cambiamento. E anche per il ct si troverà un compromesso, tipico per il calcio italiano"
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ROMA (Italia) – Il nuovo padrone del calcio italiano è Carlo Tavecchio. Già, proprio quello delle banane, dell’assassinio di Kennedy e di mille altri strafalcioni. Ma come è possibile che per una poltrona tanto importante si sia scelto un uomo che non fa di diplomazia e maniere garbate il suo cavallo di battaglia? Puntare su un individuo di sostanza è giusto, deve essere chiaro; sceglierne uno che potesse sfoggiare anche una certa “forma” pareva in ogni caso indispensabile. E invece non è andata così…

“In Italia hanno vinto i presidenti dei club, e nemmeno tutti – è intervenuto il solito pungente Arno Rossini – Nella Penisola avevano la possibilità di cambiare il loro pallone, di dare la svolta a un’industria che sta faticando, e invece si sono accontentati. Hanno fatto la scelta più comoda, quella che richiedeva meno coraggio”.

Ci par di capire che tu “tifavi” per Albertini…
“Credo che Demetrio, con la sua gioventù e le sue idee, avrebbe potuto portare aria fresca in seno alla FIGC; non gliene si è data la possibilità”.

Cosa ha spinto, secondo te, i votanti a scegliere Tavecchio?
“Il fatto che da lui, dal “vecchio”, hanno avuto rassicurazioni. Il nuovo che avanza è stato lasciato fuori dalla porta e così molti dirigenti hanno salvato la poltrona”.

Perché, Albertini avrebbe cambiato la squadra di governo?
“Questo è sicuro – ha aggiunto Rossini – avrebbe portato i suoi uomini, levando il posto a qualcuno in Lega. Ora invece, congelate tutte le posizioni, i cambiamenti saranno minimi. Vedremo come riusciranno a far ripartire il pallone. Tenete conto che, negli ultimi mesi, Sacchi ha lasciato il suo posto e Baggio ha fatto lo stesso. Vedremo come saranno rimpiazzati”.

E per la panchina? Si parla di Conte, si parla di Mancini, si parla di Zaccheroni…
“Non penso che l’ex mister della Juventus possa finire in nazionale. Lui si muove solo con il suo staff e, in più, non mi pare sia uno che scenda a compromessi. No, non ce lo vedo in un posto dove non può fare quel che vuole, non può avere carta bianca, per arrivare ai risultati. Alla fine l’allenatore rispecchierà il presidente. Si troverà un compromesso, tipico per il calcio italiano, e si punterà su qualcosa di sicuro”.

Ma così non si migliorerà…
“Hanno perso una grande occasione, è davvero un peccato. Hanno avuto paura di cambiare e, probabilmente, ora ne pagheranno le conseguenze”.

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