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L'OSPITE"Adriano l'Imperatore? Venga al Bellinzona, per lui le porte sono sempre aperte"

23.07.14 - 07:02
Per Arno Rossini la trattativa tra l'ormai ex campione e il Terracina è incredibile. "Pensare che avrebbe potuto lasciare il segno al Mondiale: il Brasile ha fatto giocare il pessimo Fred…"
Keystone
"Adriano l'Imperatore? Venga al Bellinzona, per lui le porte sono sempre aperte"
Per Arno Rossini la trattativa tra l'ormai ex campione e il Terracina è incredibile. "Pensare che avrebbe potuto lasciare il segno al Mondiale: il Brasile ha fatto giocare il pessimo Fred…"
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TERRACINA (Italia) – Adriano potrebbe muoversi fino a Terracina. Non stiamo parlando dell’Imperatore che guidò Roma nel secondo secolo dopo Cristo, bensì di Leite Ribeiro, il giocatore (o ex?) visto negli ultimi anni peregrinare da una squadra all’altra in cerca di pace e rilancio.

Il 32enne brasiliano, bocciato da tutti i grandi club del suo paese (e da quelli europei, ovviamente), potrebbe tornare di nuovo in campo al Terracina, club iscritto alla Serie D laziale. In quella categoria, la quinta in Italia, i “rimborsi spese” non possono superare una certa soglia. Per questo motivo, per concludere l’operazione, la società potrebbe studiare qualche escamotage come il pagamento dei diritti di immagine.

Ma che affare sarebbe? O meglio, chi lo farebbe? Il club, che guadagnerebbe chili, tecnica e grande visibilità, o il giocatore, che verrebbe – finalmente – strappato dai suoi giri poco puliti?
“Va a giocare in Serie D, in Italia? – è intervenuto Arno Rossini – se l’affare si chiude è incredibile. Se non si concretizzasse invece… beh una porta aperta al Bellinzona, per Adriano la terremmo sempre”.

Non è difficile da credere. Stiamo parlando di uno degli attaccanti con il potenziale maggiore degli ultimi anni…
“È, è stato, un giocatore incredibile. Grosso, forte, tecnicamente perfetto, grandi movimenti in campo: era il prototipo del giocatore moderno. Aveva tutto per diventare una superstar e invece…”.

Una testa non proprio a posto l’ha condotto alla rovina. O quasi.
“Il miglior Adriano è stato il primo visto all’Inter. Ricordate la sua punizione in amichevole contro il Real Madrid? Fantastico. Era l’Ibrahimovic del Sud America, avrebbe potuto fare una carriera incredibile”.

E magari vincere il Mondiale.
“In casa? Direi di sì. Con lui lì davanti il Brasile avrebbe di sicuro potuto fare meglio di quanto combinato qualche settimana fa. Ma vi rendete conto che i verdeoro hanno giocato con Fred come punta? Tra Fred e Adriano non c’è paragone: il primo è una mosca, il secondo un gigante”.

Ma a 32 anni si può ancora sperare di rivederlo in campo. Magari non a grandissimi livelli ma almeno “sano e salvo”?
“Dipenderà tutto da lui. Le ultime avventure avute nel suo paese non sono state fortunate. Ha sbagliato molto e ha pagato sulla propria pelle i propri errori. Dovrebbe porsi un obiettivo e lavorare per quello. Nonostante l’età potrebbe, a parer mio, ancora avere la possibilità di giocare a buon livello. Magari in una Serie B”.

Chiudere in bellezza, insomma…
“Sarebbe bello, per lui e per i suoi tifosi. Dimostrando di essere stato in grado di rialzarsi potrebbe lasciare un buon ricordo”.

Grande talento, grandi possibilità, atteggiamento sbagliato. Parli di Adriano e ti viene in mente Balotelli…
“Penso che le due situazioni siano diverse – ha aggiunto Rossini - l’attaccante del Milan è probabilmente, come il brasiliano, immaturo. Però è furbo e alle spalle ha una famiglia che sembra solidissima e un procuratore più che bravo. Non penso possa naufragare. Adriano invece, fin dai tempi dell’Inter, persi i suoi punti di riferimento, si è smarrito…”.

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