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SERIE AParma, si è dimesso Ghirardi: "Il calcio non fa per me"

30.05.14 - 16:36
Duro sfogo del presidente del Parma dopo la decisione della UEFA di escludere dalla prossima Europa League i ducali per irregolarità sulle licenze
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Parma, si è dimesso Ghirardi: "Il calcio non fa per me"
Duro sfogo del presidente del Parma dopo la decisione della UEFA di escludere dalla prossima Europa League i ducali per irregolarità sulle licenze
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PARMA (Italia) - “Io ho chiuso, ho rassegnato le dimissioni da presidente del Parma, dal primo di luglio inizia un'altra storia. I miei soci hanno voluto condividere con me questa mattinata da incubo, il 100% del Parma da oggi è ufficialmente in vendita. Me ne vado da vincitore. Siamo arrivati che non c'era nulla e abbiamo costruito qualcosa di importante".

Duro sfogo del presidente del Parma Tommaso Ghirardi che ha deciso di lasciare il calcio dopo la decisione dell’Uefa di escludere dall’Europa League il club ducale, a beneficio del Torino, per irregolarità sulle licenze.

Un fiume in piena Ghirardi che ha ricapitolato la vicenda: “Le licenze Uefa sono dovute ai problemi dello stadio, che abbiamo risolto e i debiti scaduti con i club esterni, che il Parma ha onorato fino all'ultimo centesimo. Poi ci sono gli emolumenti: i giocatori del Parma che hanno giocato nel Parma al 31 marzo avevano tutto pagato. Abbiamo presentato tutta la documentazione, sei-sette ore prima di un giorno prefestivo ci dicono che c'è una piccola irregolarità. Ci dicono che su nove incentivi all'esodo, non è stata pagata l'Irpef. La decorrenza economica di quell'incentivo era il 30 giugno e in questa data bisogna pagare tutte le ritenute esistenti. Facciamo così da sette anni e lo abbiamo sempre fatto, altre società lo fanno. Nessuno ci ha mai detto nulla fino al 30 di aprile. Se noi abbiamo sbagliato, ce lo dovevano dire entro il 25 febbraio. Noi fino al 30 di aprile non abbiamo saputo nulla. Io sono convinto di aver pagato tutto e tutti. Io mi sono rifatto alla Lega e alla federazione, che mi hanno dato indicazioni: queste hanno portato alla mancata concessione della licenza. Solo uno stupido può pensare che ci sia un gesto di furbizia da parte mia nel risparmiare questi 300 mila euro, dopo aver speso 13 milioni e persi 8 per la mancata partecipazioni all'Europa League. Quando sarò più sereno valuterò chi mi potrà rimborsare di questi danni. I miei tifosi non sono stati rispettati, perchè siamo troppo civili, troppo corretti. Questo non è il nostro mondo, di chi tira le bombe carta, di chi urla, di chi spara. Noi siamo gente perbene e stiamo bene a casa nostra. Siete riusciti a farmi andare via dal mondo dello sport. Io con il calcio ho chiuso, voi vergognatevi per quanto avete fatto, io me ne torno al mio paesello. Chi ha il coraggio di giudicarmi, ha mai speso un euro per fare lo sport? Io sono partito dalla Seconda Categoria e sono arrivato in Coppa UEFA e ne sono orgoglioso”.

Il Parma non farà ricorso: "No, nessun ricorso. Ho deciso, tra qualche settimana libero da incarico cercherò di far valere le mie ragioni. Io in questo mondo non ci sto più. Non si meritano di avere una figura come la mia. Io voglio essere rispettato, io me ne vado, che se ne stiano tra di loro. Io del calcio non ho bisogno. Chi sono quei loro? Il sistema, che non ha voluto il Parma in Europa League". (itm)

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