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La società pensata a Locarno è stata bocciata anche a causa della disapprovazione degli altri club ticinesi. "Penso che adesso non se ne farà più nulla"
LUGANO – Niente più FC Ticino? Niente più società unica per tutto il cantone? Il progetto pensato a Locarno non ha preso il largo: la disapprovazione degli altri club ticinesi di Challenge League – insieme con i problemi legati alle strutture – lo ha infatti arenare.
È di oggi la notizia dell’opposizione da parte della ASF alla nascita del club rossoblù. Una bocciatura che ha fatto rumore e che, probabilmente, segnerà la fine del sogno, romantico e ambizioso, dei Gilardi.
Ma cosa è stato comunicato da parte dei dirigenti del pallone a quelli ticinesi? Per capirlo ci siamo fatti aiutare da Angelo Renzetti, presidente del Lugano, il quale ci ha spiegato cosa ha fatto naufragare il progetto.
“In pratica, prima di fare tutte le valutazioni del caso, l’ASF ha interpellato la Federazione ticinese e tutte le società di Challenge League del nostro cantone. Le domande sono state semplici: “Siete d’accordo con questa idea? Visto che il nuovo club si chiamerà FC Ticino vi sentite rappresentati non solo a parole ma anche di fatto?””.
E la risposta?
“È stata ovviamente negativa. Noi come Lugano, ma anche il Chiasso e il Bellinzona, con un comunicato ufficiale abbiamo disapprovato le scelte dei Gilardi”.
E quindi l’ASF si è mossa di conseguenza.
“Ha preso atto delle nostre proteste. Poi però ha preso le sue decisioni in completa autonomia. Probabilmente ha capito che quella del FC Ticino era un’idea senza fondamento, senza base tecnica né finanziaria”.
Quindi il nome scelto per l’eventuale nuova “creatura” dovrà essere un altro.
“Esatto. E non so come si potrà pensare che rappresenti il Ticino se non si chiamerà FC Ticino”.
A questo punto l’iniziativa in che modo continuerà?
“Secondo me ora non se ne farà più nulla. E i Gilardi coglieranno l’occasione per darci la colpa del fallimento del loro progetto”.
