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L'OSPITE"Tifosi, città e mister, il Bellinzona è primo grazie a questi tre fattori"

13.03.13 - 08:01
Arno Rossini è certo: "I granata possono continuare a fare bene. La situazione critica della società potrebbe, per assurdo, favorirli"
Ti-Press
"Tifosi, città e mister, il Bellinzona è primo grazie a questi tre fattori"
Arno Rossini è certo: "I granata possono continuare a fare bene. La situazione critica della società potrebbe, per assurdo, favorirli"
CALCIO: Risultati e classifiche

BELLINZONA – Il club è in crisi ma la squadra va a mille. Giulini è in difficoltà ma Andermatt sa solo sorridere. Quante contraddizioni ci sono a Bellinzona. Nei giorni più complicati degli ultimi anni, nel momento in cui non si sa se la società saprà sopravvivere, i giocatori stanno facendo mirabilie. La vittoria sull’Aarau è solo l’ultima gemma in un campionato importante e positivo, una grande gioia in mezzo a un mare di preoccupazioni.

Ma come è possibile che chi scende in campo riesca a raggiungere risultati del genere proprio nel momento più difficile del club?
“Non è strano, anzi – è intervenuto Arno Rossini – i guai, i problemi, possono infatti aiutare a compattare un gruppo. È, a parer mio, quel che sta succedendo tra i granata: lo spogliatoio si è riscoperto più unito e coeso. E in campo si è vista la differenza”.

Eppure ci si poteva attendere il contrario: che, distratta dalle mille voci e dai mille pensieri, la squadra si sfaldasse...
“Sono tre, a parer mio i fattori che hanno reso possibile il rilancio, parlando di campo, del Bellinzona: il sostegno popolare, la vicinanza della città e le competenze e il carattere dello staff tecnico”.

Quale il più importante?
“Tutti in egual misura. I tifosi sono stati encomiabili, manifestando e facendo sentire preziosi i giocatori. Il Municipio ha scelto, saggiamente, di concedere proprio in questi giorni l’uso del Comunale anche per l’anno prossimo. Andermatt, infine, si è erto a faro dello spogliatoio. E da guida ha indicato la strada da seguire”.

I problemi societari, se non risolti, potrebbero segnare indelebilmente la carriera di chi scende in campo.
“Non sono d’accordo – ha aggiunto Rossini – i giocatori sono prima di tutto dei professionisti. Certo stanno soffrendo la situazione ma hanno capito che possono in qualche modo uscirne vincitori. Essere primi della classifica è, per loro, un gran bel biglietto da visita. Nel malaugurato caso in cui il club non ce la facesse potrebbero infatti comunque garantirsi un bel mercato”.

Lo stesso vale per Andermatt.
“Anche lui in queste settimane avrà tutto da guadagnare. Una volta incanalata nella giusta direzione la voglia dei ragazzi potrà allenare tranquillamente. Senza preoccuparsi di critiche o altro dall’esterno. Tutti sono infatti “distratti” da quel che fa Giulini”.

Dopo Aarau Martin avrebbe potuto essere criticato per la prestazione o per i cambi e invece potrà lavorare, nei limiti del possibile, in tutta serenità.
“Verissimo. Lunedì il Bellinzona ha vinto ma non convinto. Andermatt però non ha dovuto dare spiegazioni. La sua posizione è solida, inattaccabile; sta facendo benissimo e se saprà mantenere concentrati i suoi giocatori i risultati continueranno ad arrivare”.

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