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Eto'o: "La Federazione del Camerun mi vuole morto" Il giocatore dell'Anzhi ha sottolineato inoltre che nella sua nazione si lavora tra incompetenza e corruzione
MACHACKALA (Russia) – Sono parole pesanti quelle usate da Samuel Eto’o nei confronti della Federazione camerunense di calcio: l’attaccante dell’Anzhi ha parlato di incompetenza, corruzione e di esser stato “minacciato di morte”
“Ci sono dei signori che vogliono continuare a gestire i soldi che noi giocatori generiamo, per viaggiare in prima classe, costruire le loro belle case, guidare le belle macchine col sudore della nostra fronte”, ha dichiarato il calciatore. “La realtà è che queste persone si riempiono le tasche, ogni persona della Federazione dice “Voglio diventare ricco””, ha sottolineato lo stesso Eto’o.
Secondo l’ex giocatore dell’Inter, del Barcellona, del Maiorca e del Real Madrid “bisogna inseguire queste persone perché hanno dimostrato la loro incompetenza. Hanno mangiato abbastanza sulle nostre spalle, ora devono lasciarci”.
Il nazionale del Camerun ha detto di essere “sorvegliato dai gendarmi” quando si reca nella sua nazione per giocare con i Leoni Indomabili. “Sono stato minacciato di morte, per questo c’è sempre qualcuno che veglia su di me di giorno e di notte. Non posso neanche indossare la maglia della nazionale, sono obbligato ad andare in giro in incognito. Ci sono diverse persone che vogliono uccidermi”, ha continuato Eto’o.
La Federazione camerunense ha rispedito le accuse al mittente: “Non c’è nulla di concreto in quello che ha detto Eto’o. Non ha fatto un nome, un luogo in merito alle minacce di morte”, ha fatto notare Junior Bynyam, addetto alla comunicazione della Federazione.
