Jefferson in dubbio e Daprelà acciaccato per il Lugano, che ha la possibilità di chiudere la sua corsa alla salvezza.
Maurizio Jacobacci: «Rimontati, a Lucerna abbiamo comunque avuto la voglia di andare a cercare la vittoria».
LUGANO - Ancora un piccolo sforzo e la stagione potrà andare agli archivi come soddisfacente. Questo piccolo sforzo, per evitarsi giornate di passione, il Lugano potrebbe già farlo mercoledì sera quando, a Cornaredo, affronterà l’altalenante ma sempre pericoloso Thun. Con un successo sui bernesi, che scivolerebbero a dieci lunghezze di distanza, e con un margine sulla coda della graduatoria ancora più ampio, i bianconeri potrebbero ritenersi praticamente salvi. Per fare questo passo, non decisivo ma quasi, Maurizio Jacobacci non potrà forse contare su Jefferson e Daprelà («Ma sono sicuro che saprà stringere i denti»), entrambi in dubbio per la gara. Gli altri però, gli undici (e più) titolari del gruppo dei ticinesi saranno pronti alla battaglia. Come sarà pronto il mister, che ha cominciato l’usuale conferenza stampa di presentazione della sfida azzerando il presunto bisticcio post-Lucerna con Renzetti.
«Litigio? Non c’è stato alcun litigio tra me e il presidente - ha sottolineato l’allenatore - Lui era arrabbiato perché non si era vinto. E pure io. Dispiace aver perso due punti in questa maniera ma credo che, in ogni caso, si sarebbe dovuto anche evidenziare il carattere di una squadra che, rimontata, ha avuto la voglia di andare a cercare comunque la vittoria. Di una squadra che non ha sbagliato completamente la partita e che per almeno 60’ ha fatto un bel gioco, è stata concreta e solida difensivamente. Per 17’ ci sono state delle sbavature, è vero, ma anche perché forse fisicamente qualcuno è un po’ calato. È anche comprensibile. Litigio? Arrabbiatura. C’è differenza».
Tra i “colpevoli” dello spreco lucernese c’è Yao…
«Con il quale non ho parlato. Io deluso? Certo, ma perché conosco bene le sue qualità. È un ottimo saltatore, è esplosivo e fisicamente pronto. È entrato bene ma si è perso l’uomo. Non deve capitare ma non per questo è bocciato in vista della partita contro il Thun».
Match importante…
«Che dobbiamo giocare senza paura. Con spirito e carattere. Un match che vogliamo vincere assolutamente e che, soprattutto, non dobbiamo interpretare come l’ultimo giocato a Thun. Ce lo ricordiamo come è andata? Abbiamo preso due gol su palla inattiva e abbiamo perso… E questo non deve accadere. Dobbiamo pensare ad aggiustare quel poco che ci manca, mettendo in campo ancor più cattiveria, volontà e concentrazione. E dobbiamo essere attenti, impedendo all’avversario, a Tosetti che è molto bravo magari, di fare l’ultimo passaggio».