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SERIE A«Quanto parla Higuain. Qualche volta mi è venuta voglia di lasciarlo in autostrada...»

20.10.18 - 08:01
Il centrocampista del Milan Suso ha raccontato un simpatico retroscena riguardante il suo compagno di squadra
Keystone
«Quanto parla Higuain. Qualche volta mi è venuta voglia di lasciarlo in autostrada...»
Il centrocampista del Milan Suso ha raccontato un simpatico retroscena riguardante il suo compagno di squadra
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MILANO (ITALIA) - Subito dietro Higuain, nella scala d'amore dei milanisti, c'è lui. Suso è tornato a brillare e quando gira lui, girano tutti o quasi. Per lo spagnolo è un momento magico ( «Sì, è il momento migliore della mia carriera. Fisicamente e mentalmente non sono mai stato meglio di così») e al "Corriere della Sera" rivela simpatici aneddoti, come quelli relativi all'intesa con il Pipita:

«È un campione, si è inserito molto bene nel gruppo e aiuta i più giovani. Calcisticamente lo conoscevo, ma è anche un ragazzo magnifico. Siamo stati per tre mesi vicini di casa, venivamo a Milanello in macchina assieme tutte le mattine, ma quanto parla: io avevo sonno e lui non smetteva mai. Qualche volta mi è venuta voglia di lasciarlo in autostrada (scherza, ndr). Lui parla di calcio un po’ più di me, io ho voglia di staccare. Comunque quando due persone capiscono di calcio sanno che è solo questione di tempo, per conoscersi e avere un'intesa sempre migliore».

Domenica c'è il derby e proprio Suso avrebbe potuto essere dall'altra parte: «Nel mercato non lo sai mai, magari a un certo punto non mi vogliono più. In ogni caso sono molto felice al Milan e in questo momento non penso proprio di andare da un’altra parte. Le voci sull’Inter? Per due estati di fila c’è stata un’offerta dell’Inter per me, ma non ho mai pensato di cambiare. L’Inter mi ha cercato anche l’estate scorsa e mi ha un po’ stupito il ds Mirabelli che ha detto pubblicamente che non lo sapeva. Invece ne avevamo parlato».

Suso ha messo in risalto anche il grande rapporto che c’è tra la squadra e Rino Gattuso: «È una persona magnifica, non sentirete mai nessuno parlare male di lui. Ovviamente tutti dobbiamo migliorare, sia i giocatori che lo staff. Ma lui è arrivato l’anno scorso in un momento difficile, è la persona giusta al posto giusto. Da piccolo lo vedevo giocare in tv, è un giocatore che ha vinto tutto e me lo aspettavo più riservato, invece con lui puoi parlare molto fuori dal campo».

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