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SERIE A«Donnarumma, se vieni alla Juve non sbagli. Bonucci? Scelta di un uomo impulsivo e orgoglioso...»

02.01.18 - 21:22
Gigi Buffon sul suo futuro: «Nessun calciatore vorrebbe smettere. Il presidente con me è straordinario, da 5 anni mi ripete: "A un certo punto della stagione, vieni e mi dici se vuoi continuare o no"»
Keystone
«Donnarumma, se vieni alla Juve non sbagli. Bonucci? Scelta di un uomo impulsivo e orgoglioso...»
Gigi Buffon sul suo futuro: «Nessun calciatore vorrebbe smettere. Il presidente con me è straordinario, da 5 anni mi ripete: "A un certo punto della stagione, vieni e mi dici se vuoi continuare o no"»
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TORINO (Italia) - Non è proprio un suggerimento ma quasi quello che Gigi Buffon dà al suo erede in Nazionale, Gigio Donnarumma, nell'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport.

«Con la Juve non si sbaglia mai... A Gigio non posso dare consigli perché non vivo la sua situazione, non so la connessione emotiva che può avere col Milan. In maniera asettica, potrei dirgli due cose, come ho già fatto in Nazionale, però quello che fa la differenza è ciò che ti vibra dentro l’anima».

Lui, intanto, conferma di essere pronto a lasciare: «Nessun calciatore vorrebbe smettere. Sono felicissimo perché sono arrivato a una tappa importante della mia vita e sono sereno. Affrontare uno snodo così cruciale con questa armonia interiore è ciò che conta di più ed è veramente bello. Il presidente con me è straordinario, da 5 anni mi ripete: "A un certo punto della stagione, vieni e mi dici se vuoi continuare o no". E così farò anche stavolta. In caso di Champions vinta continuerei per giocare il Mondiale per club. Quello è l’unico caso certo».

Capitolo Bonucci, Buffon rivela: «A Leo voglio bene come a un fratello, perché anche nei suoi eccessi mi piace tanto. Ha valori sani e, messo in un certo contesto, è un punto di forza. Una risorsa incredibile. L’ambiente Juve era perfetto per lui: mi è dispiaciuto sia andato via perché sembrava la scelta di un uomo impulsivo e orgoglioso. Ogni tanto, parlando, gliel’ho detto: lui mi ha risposto che non è stato impulsivo, ma ha fatto una scelta ponderata. Leo vive di sfide, aveva bisogno di riaccendere il fuoco con una scelta forte e impopolare. Lo rispetto, ma mi è dispiaciuto e credo dispiaccia molto ancora adesso anche a lui». 

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