La presentatrice nonché moglie di Francesco Totti è ritornata a parlare della "lite" a distanza con l'attuale tecnico dell'Inter, avvenuta nel 2016 quando il coach era sulla panchina giallorossa
ROMA (Italia) - Nessuna retromarcia: nel settembre 2016 Ilary Blasi, furiosa per il trattamento che stava ricevendo il marito Francesco Totti alla sua Roma, definì l'allora tecnico giallorosso Luciano Spalletti un “piccolo uomo” e anche oggi, in un'intervista al Fatto quotidiano, ribadisce il concetto: «Non mi pento di aver definito Spalletti 'piccolo uomo'. Per fortuna sono sempre lucida quando parlo e consapevole di quello che dico. Prima penso… Magari una gaffe capita anche ai politici. Ecco, capita a loro, non a me».
La showgirl ha raccontato quindi come ha vissuto l'ex capitano giallorosso la serata precedente all'ultima partita contro il Genoa: «Era impossibile restare in casa, lui nevrastenico, tra il cupo e il molto cupo, così siamo usciti in motorino, caschi ben allacciati, e abbiamo raggiunto gli amici per bere un caffé insieme. Ero fredda nel giorno del suo addio? Ero concentrata. Sapevo quanto gli sarebbe costato, forse ne ero cosciente più di lui; e poi conosco la sua emotività, non fragilità, ma la capacità e il coraggio di esprimere le proprie emozioni; così il mio ruolo era quello di stare lì per sostenerlo».