Il crollo degli azzurri chi "toccherà"? Tutti, secondo Arno Rossini: «La loro presenza al Mondiale avrebbe fatto comodo anche alla nostra economia, anche al classico bar che trasmette i match»
MILANO (Italia) - Niente Mondiale? Ora arriva il bello - per usare un eufemismo - per l'Italia. Non vedere gli azzurri a Russia 2018 sarà infatti strano e, per molti, dolorosissimo. Quelle due settimane (minimo) di campagna iridata avrebbero infatti generato interesse, avrebbero portato guadagni, avrebbero soddisfatto gli sponsor, oltre che i tifosi. Così invece tutto è sfumato. E a piangere non sono solo quelli della Federazione della vicina Penisola, ma anche tutti quelli che di sport ci campano.
«Tutti - è intervenuto Arno Rossini - pure quelli che, in Ticino, organizzeranno qualcosa per i match del Mondiale. Pensate al classico bar che trasmette le partite: tolta la Nazionale svizzera, quella azzurra sarebbe stata di certo quella che avrebbe garantito maggiori presenze, più birre vendute».
Un disastro sportivo o economico?
«Entrambi. A livello di quattrini, non partecipare a un Mondiale costa infatti tantissimo. Solo il "viaggio" avrebbe portato nelle casse italiane una decina di milioni di euro. La squadra che vince ne incassa, mi pare, trentacinque. E stiamo parlando solo di premi. Metteteci sponsor e diritti tv e le cifre come minimo triplicano. Anche di più. Questa batosta costerà un centinaio di milioni all'Italia. Più le penali».
Penali?
«La maggior parte dei contratti già siglati dalla Federazione italiana prevedevano la partecipazione al campionato del mondo. Ora ci sarà da risarcir qualcuno».
E a livello sportivo?
«Hanno parlato di apocalisse? Hanno ragione. Hanno sbagliato tutto, negli ultimi mesi, e ora dovranno rialzarsi. Ma non sono sicuro che riusciranno a farlo. Non con facilità almeno. Vedo tante macerie e molto da ricostruire. Partendo dalla valorizzazione dei giovani e da un cambio globale di mentalità...».
Punti sui giovani, ok, ma se poi nelle Prime squadre hai 25 stranieri...
«Serve un modo per regolamentare l'utilizzo dei tuoi ragazzi. Si devono potenziare i vivai. Si deve puntare forte sui centri di formazione. Questo hanno fatto Germania, Francia, anche la Svizzera. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti».
Ora il colpevole pare solo Ventura.
«Non è l'unico ad aver sbagliato: partendo da Tavecchio (il presidente federale, ndr) e poi "scendendo", serve che in Italia facciano piazza pulita. Servono uomini nuovi con idee nuove. E serve tempo per attuarle. Ma il tempo scarseggia sempre. Ventura però, ha sbagliato. È chiaro».
Cosa?
«Tutto, a ogni livello. Prima di questo spareggio è stato presuntuoso, ha sfidato e punzecchiato gli svedesi, che si sono così ulteriormente caricati. Ha mostrato sicurezza senza poi trasmetterla ai suoi. Avete visto la partita di ieri? È stato un totale patatrac. È stata scellerata. Non si è vista un'idea di gioco. Tutto è stato improvvisato. La mancata qualificazione, per quanto accaduto, è stata giusta. Ma che rabbia non poter vedere gli azzurri al Mondiale».