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Nel prossimo weekend i bianconeri giocheranno a Thun. L'attaccante ticinese dei bernesi - capocannoniere del campionato - sarà il pericolo numero uno per loro
THUN - Otto gol in tredici match, migliore del campionato insieme con il camerunense dello Young Boys Nsamé, bastano per "eleggere" Simone Rapp a pericolo numero uno per la difesa del Lugano? Già perché, con il suo Thun, nel prossimo weekend il ticinese ospiterà i bianconeri in un match delicatissimo. Due squadre che sgomitano per evitare la retrocessione, due truppe incostanti... alla Stockhorn Arena si vivrà di sicuro una sfida intensa.
«Come tutte le rivali vicine a noi stiamo lottando per salvarci - è intervenuto il 25enne di Cugnasco - Siamo convinti delle nostre qualità ma sappiamo anche che il campionato, ancora molto lungo, è davvero difficile. La classifica corta ti permette di essere ambizioso, questo è certo. Se è però giusto dire che con un successo puoi salire molto; è altrettanto vero che una sconfitta può farti perdere parecchie posizioni. Quindi è inutile fare troppi conti ora. Pensiamo a fare più punti possibile fino a Natale, poi ci fermeremo e proveremo a capire quanto valiamo, dove possiamo arrivare».
In questo momento affrontare una sfida alla volta significa... pensare al Lugano.
«Sarà una bella partita. Ci sarà da divertirsi».
Soprattutto per un attaccante reduce da una tripletta. Soprattutto per chi ha già quasi eguagliato il suo record stagionale di reti.
«A Thun ho trovato un bell'ambiente, dove posso lavorare bene e migliorare tanto. La società è solida e sono contento e fiero di farne parte».
Pare che il picco della carriera per un atleta arrivi tra i 26 e i 28 anni. Tu ci sei quasi.
«So di essere cresciuto molto stagione dopo stagione e di aver raggiunto un buon livello. Non giocherei in Super League altrimenti. Detto ciò... ho ancora molto da pedalare, da imparare. L'obiettivo è quello di migliorare sempre più».
Per arrivare dove? In fondo continuando a segnare con questa frequenza attirerai su di te le attenzioni di parecchie società...
«Ho un contratto fino al 2019 e sto bene a Thun. Ora non è il momento di guardare al mercato e a quel che sarà, anche perché alcune trattative, con club svizzeri o esteri, si sviluppano in maniera imprevedibile: dipendono davvero dal "momento". Rimango quindi concentrato sul campionato. Per tutto il resto ci sarà tempo».
